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Si dimette il presidente dell’Anpi Roberto Cenati per contrasti nell’associazione: “A Gaza non è genocidio”

Dopo tredici anni si dimette il presidente dell’Anpi Milano Roberto Cenati: la decisione sarebbe legata al suo disaccordo con l’utilizzo da parte dell’associazione della parola “genocidio” per definire quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza.
A cura di Giorgia Venturini
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Roberto Cenati non è più presidente dell'Anpi Milano. La decisione è arrivata dallo stesso presidente, in carica dal 2011: le sue dimissioni sarebbero legate al disaccordo di Cenati con l'utilizzo da parte dell'associazione della parola "genocidio" in relazione alla risposta militare di Israele nei confronti di Hamas nella Striscia di Gaza.

Secondo ormai ex presidente il termine "genocidio" va utilizzato con "delicatezza": "Il governo di estrema destra di Netanyahu – spiega Cenati in una dichiarazione all'Ansa – dopo l'ignobile attacco di Hamas, ha fatto un bagno di sangue uccidendo tantissime persone, fra cui bambini e donne ma il termine ‘genocidio' va usato con ‘delicatezza' perché è lo sterminio programmato scientificamente di una popolazione".

Proprio per questo motivo Cenati in queste settimane aveva tenuto lontano l'Anpi milanese delle manifestazioni filo-palestinesi nelle piazze e lungo le vie del capoluogo lombardo. Anche per motivare questa decisione aveva sempre precisato che il "genocidio è un'altra cosa". Questa sua posizione però avrebbe sollevato non poche polemiche creando anche contrasti all'interno della sua associazione. Contrasti e polemiche che non sarebbe riuscito a sanare così la decisione di fare un passo indietro e di dichiarare le sue dimissioni: formalmente verranno presentate tra una settimana dal direttivo provinciale. Solo allora si provvederà con l'elezione del nuovo presidente.

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