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Sempre più bimbi adescati sul web e abusati: ecco cosa possono fare i genitori

Controllare quali siti hanno visitato o con chi hanno chattato o verificare se vi siano nuovi numeri in rubrica e a chi appartengono: questi sono alcuni suggerimenti che i genitori possono seguire per evitare che i figli si imbattano in sconosciuti e possano così essere vittime di abusi.
A cura di Ilaria Quattrone
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In Lombardia nell'ultimo anno e mezzo sono aumentati i casi di bambini abusati e adescati su Internet: tra l'1 gennaio 2021 e il 31 marzo 2022 infatti il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Lombardia si è occupato di ben 480 casi. Un aumento che vede anche una diminuzione dell'età delle vittime: su 480 casi, ben 56 hanno riguardato ragazzini al di sotto dei tredici anni. In una nota stampa, la Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni, Tiziana Liguori, aveva spiegato: "Social network, videogiochi e messaggistica possono costituire una grande opportunità di crescita, ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione".

Gli incontri organizzati negli istituti

Per evitare il ripetersi di situazioni simili proprio il comparto della Polizia postale lavora da tempo sulla prevenzione attraverso incontri organizzati nei vari istituti scolastici lombardi. Durante questi, oltre a rivolgersi agli alunni e agli insegnanti, viene dato spazio anche ai genitori che possono collegarsi in video conferenza: "A loro, che sono responsabili dell'educazione dei figli, spieghiamo quali sono gli strumenti – spiega Liguori a Fanpage.it  – che è possibile utilizzare per una maggiore sicurezza e per insegnare ai loro ragazzi cosa significa utilizzare consapevolmente e responsabilmente il web".

Cosa possono fare i genitori

Oltre al parental control, cioè il filtro che è in grado di selezionare le pagine su Internet per evitare che i bambini vengano esposti a contenuti pericolosi e violenti, è possibile seguire altre semplici regole: per esempio sapere e spiegare ai propri figli che dietro a una foto di una persona che non si conosce e probabile che non si nasconda un minore, ma un adulto. Da qui evitare di, spiega ancora la Dirigente, "dare amicizia agli sconosciuti". A preoccupare è poi il dato relativo all'abbassamento dell'età delle vittime. In questo caso, qualora i genitori decidessero di dare un cellulare a un bambino che ha meno di tredici anni, è necessario avere una maggiore attenzione: "Bisognerebbe evitare di dare accesso a Internet o comunque provare, quanto più possibile di monitorarli".

La sera, per esempio, si potrebbe controllare il cellulare per capire con quali persone i propri figli hanno chattato o ancora che tipi di siti web hanno visitato: "Un altro strumento potrebbe essere quello di monitorare la rubrica del telefono per vedere se a quel numero corrisponda veramente a un amico o un'amica. Fondamentale poi è capire se i propri figli hanno cambiato atteggiamento, se quindi sembrano più agitati. Ancora provare a instaurare un dialogo".

Oltre trecento persone accusate di pedopornografia

L'attenzione è quanto mai necessaria: basti pensare che sempre tra gennaio 2021 e marzo 2022 in Lombardia sono state 350 le persone accusate di pedopornografia e adescamento. Di questi, 42 sono stati arrestati perché conservavano materiali dal contenuto pedopornografico o perché avevano ricevuto delle ordinanze di custodia cautelare in carcere. Purtroppo in molti di questi abusi, gli autori non sono perfetti sconosciuti. Anzi. In molti casi, i video e le immagini circolate sul web sono spesso girate da parenti o persone di fiducia della vittima.

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