“Se non ti comporti bene, ti brucio”: stilista perseguitata dal compagno, scatta il braccialetto elettronico

Lui, 39 anni, ex modello e e attore, volto di fiction e reality. La compagna, una nota stilista, erede di una delle più importanti maison di moda nazionale. Alle loro spalle, dietro un'apparenza dorata tra privilegi e abitazioni di lusso, oltre dieci anni di persecuzioni, aggressioni e minacce da parte dell'uomo, padre dei due figli della donna.
È quanto emerge dall'indagine che ha recentemente portato la gip Lidia Castellucci a disporre per quest'ultimo l’allontanamento dalla casa familiare nel centro di Milano, il divieto di avvicinamento a una distanza non inferiore ai 500 metri dal luogo di lavoro di lei, nonché alla scuola e ai luoghi abitualmente frequentati dai figli, e l'applicazione del braccialetto elettronico "con procedura d'urgenza".
Nel provvedimento, eseguito dagli investigatori della Squadra mobile sotto il coordinamento del pm Enea Carlo Parodi, si trova il lungo elenco delle violenze. La prima denuncia risale addirittura al 2014, quando la stilista era incinta del primo figlio. Poi un crescendo di violenze tra minacce con il coltello in mano ("Se chiami la polizia ti spezzo le gambe, ti ammazzo di botte"), foto e oggetti dati alle fiamme ("Se non ti comporti bene brucio anche te"), insulti, schiaffi e spintoni. Fino all'aggressione dello scorso 20 ottobre, con tanto di ricovero al Fatebenefratelli e una prognosi di 7 giorni per trauma cranico e maxillo-facciale provocati da un pugno in faccia e da un graffio all’occhio sinistro.
Il tutto davanti ai figli minori della coppia e al personale domestico della casa, che negli anni ha assistito a lanci di piatti, bottiglie di vetro, bevande calde. E ancora continue botte, scenate di gelosia, insulti e gesti di disprezzo ("Hai la pancia, sei vecchia e grassa, non ti piglia più nessuno"). "Io con la mia famiglia posso fare quello che voglio", avrebbe intimato a una governante che tentava invano di difendere la compagna, esasperata dai soprusi al punto da aver tentato persino di offrire al 39enne una somma di denaro pur di farlo definitivamente uscire dalla sua vita. La minaccia più grave, per la donna? Quella di portare via i due piccoli, trascinandoli dall'altra parte dell'oceano. "Li porto con me in Sud America, i figli sono miei".