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Covid 19

Ritorno a scuola, preside del Tosi di Busto Arsizio: “Non abbiamo spazi, la dad non è finita”

Tempo di tornare in classe per gli studenti lombardi, tra dubbi, incertezze e ansie, queste ultime fisiologiche di ogni ritorno a scuola post estate. Ancora una volta, però, a tenere banco sono i problemi legati al contagio da Covid-19, l’utilizzo del green pass e il potenziamento del trasporto pubblico locale che non sempre garantisce agli alunni e ai docenti la sicurezza di cui invece dovrebbero godere. A Fanpage.it ne ha parlato la dirigente dell’Istituto Tosi di Busto Arsizio analizzando tutti i problemi per gli studenti: dal distanziamento agli spazi fino al tpl.
A cura di Filippo M. Capra
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Tempo di tornare in classe per gli studenti lombardi, tra dubbi, incertezze e ansie, queste ultime fisiologiche di ogni ritorno a scuola post estate. Ancora una volta, però, a tenere banco sono i problemi legati al contagio da Covid-19, l'utilizzo del green pass e il potenziamento del trasporto pubblico locale che non sempre garantisce agli alunni e ai docenti la sicurezza di cui invece dovrebbero godere.

Se ne lamenta anche la dirigente Amanda Ferrario dell'istituto tecnico di Busto Arsizio Tosi che spiega a Fanpage.it come "per il momento non abbiamo avuto problemi sul green pass per quanto riguarda i docenti, mentre abbiamo il problema di non poter ospitare tutti per problemi di spazio. Fare entrare 2.100 studenti di giorno e 300 per il serale diventa impossibile". La dirigente aggiunge quindi che "il vero problema è che vanno scaglionati gli ingressi", motivo per cui la didattica a distanza non resterà solo un ricordo, ma una realtà anche per quest'anno scolastico. Novità poi sul controllo agli accessi, dove docenti e personale ata, oltre che fornitori ed esterni, devono esibire un green pass valido così da poter varcare i confini dell'istituto senza problemi. "Nessuno può togliere le mascherine, come da disposizioni del Cts", aggiunge ancora la preside Ferrario, anche se il contagio può essere arginato ma pare impossibile da fermare, tanto che "noi oggi abbiamo già una classe in quarantena", spiega. Ma qui, sorge un altro problema: "Per questioni di privacy noi non possiamo sapere se gli studenti sono vaccinati o meno, motivo per cui la quarantena, a sette giorni per chi ha ricevuto entrambe le dosi, varrà per tutti per dieci giorni".

Per la questione degli spazi, il Tosi ha cercato di porre rimedio abbattendo alcune pareti, "rimanendo sotto però di otto aule", per permettere ai ragazzi di restare distanziati. Di media, l'istituto ha 30 alunni per classe, alcune 31, altre 29. In mensa, poi, i posti sono dimezzati: "Abbiamo messo delle X nere sulle sedie che non possono utilizzare, mentre abbiamo adibito punti ristoro in tutta la scuola dove poter consumare il proprio pranzo", aggiunge la Ferrario mentre illustra gli spazi allestiti ad hoc per l'emergenza. Insomma, come dice la dirigente, "è facile dire niente dad tutti dentro alle 8, ma bisogna fare i conti la realtà e bisogna tenere conto di tante cose, tra cui i trasporti, vero buco nero su cui non si è lavorato per darci una mano". Nella provincia di Varese, infatti, non ci sarebbe ancora "una carta scritta che ci indichi qual è la situazione dei trasporti. È scandaloso", chiosa la Ferrario. Infine, uno sguardo alle Comunali: "Speriamo entrino solo persone con il green pass, perché noi dobbiamo mettere a disposizione i nostri locali".

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