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Ilaria Salis detenuta in Ungheria

Rinviato il processo in Ungheria a Ilaria Salis: “Trascinata in tribunale come un cane, con catene al collo”

“È stata trascinata come un cane. Aveva le manette ai polsi e alle caviglie, un cinturone sulla vita che era unito alle manette dei polsi e delle caviglie, il tutto poi collegato a un guinzaglio. È stata così per tre ore e mezza”: a dirlo a Fanpage.it è l’avvocato Eugenio Fusco, che assiste Ilaria Salis in Italia. La donna è in carcere in Ungheria e oggi è iniziato il processo nei suoi confronti.
A cura di Ilaria Quattrone
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Ilaria Salis
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Nella giornata di oggi, lunedì 29 gennaio, si è svolta la prima udienza a Budapest per Ilaria Salis. La 39enne è un'insegnante brianzola che è stata arrestata in Ungheria a febbraio 2023 con l'accusa di aver aggredito due neonazisti che stavano partecipando alla manifestazione per "Il Giorno dell'onore". Da allora è in carcere e, sulla base di quanto denunciato dal padre e dal suo avvocato, è reclusa in condizioni disumane. La donna rischia fino a sedici anni.

Ilaria Salis non può accedere agli atti dell'inchiesta

"Durante l'udienza di oggi, è stato chiesto agli imputati se si dichiaravano innocenti o meno. Ilaria si è dichiarata non colpevole. Un altro imputato invece ha ammesso la sua colpevolezza. Per lui è stata emessa una condanna a tre anni. Il reato contestato all'uomo però è diverso da quello contestato a Ilaria: lui era accusato di reato associativo. Lei è accusata di aggressione, ma ha specificato di non aver partecipato a tale atto": a dirlo a Fanpage.it è l'avvocato Eugenio Losco, che assiste la donna in Italia.

Durante l'udienza di oggi, gli avvocati hanno presentato le loro richieste probatorie: "Ilaria ha dichiarato di non essere stata in grado di presentarne alcuna perché non ha avuto la possibilità di accedere agli atti considerato che la gran parte non è stata tradotta. Le accuse, inoltre, si basano su materiale audio e video che però non ha potuto vedere", continua il legale.

Le modalità in cui è stata portata in aula Ilaria Salis

Il processo è stato rinviato al 24 maggio. Durante questa udienza saranno ascoltati alcuni testimoni. È stato inoltre specificato che potrebbe essercene un'altra a ottobre: "Il problema è che lei rischia di rimanere in carcere per tutto il processo che non finirà presto. E dovrà rimanerci in queste condizioni disumane", afferma Fusco.

L'avvocato ha inoltre spiegato in che modalità l'imputata è stata portata in udienza: "È stata trascinata come un cane. Aveva le manette ai polsi e alle caviglie, un cinturone sulla vita che era unito alle manette dei polsi e delle caviglie, il tutto poi collegato a un guinzaglio. È stata così per tre ore e mezza".

Accanto a lei, c'erano le guardie penitenziarie: "Erano energumeni, vestiti in tenuta anti-sommossa, tuta mimetica e un passamontagna per non farsi riconoscere. Questo può essere considerato un processo che si svolge in condizioni di normalità? In Italia una cosa simile non sarebbe ammissibile. La normativa europea inoltre prevede che l'imputato partecipi libero all’udienza e seduto vicino al difensore".

"La situazione è sconvolgente, bisogna intervenire immediatamente. Ilaria deve tornare a casa. Il Governo deve attivarsi per preparare un'istanza per concederle gli arresti domiciliari in Italia. Così non si può continuare: questa è tortura, non è un processo".

La famiglia ha avuto contatti con il ministero "ma è il momento di intervenire. Non si può fare un processo in queste condizioni. Questa detenzione che sta subendo deve terminare".

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