Ragazzo di 17 anni spogliato e picchiato da 6 agenti al carcere Beccaria di Milano: “Era ammanettato al letto”

Ammanettato con le mani dietro la schiena ai piedi del letto. “Uscite dalla cella che lo picchio io”. Poi, l'agente avrebbe iniziato a spogliarlo "completamente" e, con un paio di guanti, lo avrebbe colpito "in ogni parte del corpo". Nel mentre, gli altri agenti sarebbero rimasti fuori dalla cella "a guardare". Al termine dell’aggressione il 17enne sarebbe stato lasciato dagli agenti "nella cella ammanettato e completamente nudo”. Questo è quanto appreso da Fanpage.it che ha potuto visionare le carte della richiesta di incidente probatorio della Procura.
Nei giorni scorsi, infatti, le pm Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena, insieme all'aggiunta Letizia Mannella, hanno presentato richiesta di incidente probatorio per indagare ulteriormente i pestaggi e le torture che sarebbero state perpetrate ai danni dei detenuti minorenni del carcere Beccaria di Milano tra il 2022 e il 2024. Tra questi, anche quello subito da un 17enne recluso nell'Istituto che, secondo le pm, sarebbe stato aggredito da 6 agenti, oggi indagati: Gennaro Mainolfi, Federico Masci, Giuseppe Di Cerbo, Roberto Mastronicola, Raffaele Salzano e Christian Meccariello.
Stando a quanto appreso dalle carte, il 9 novembre 2023 il capoposto Mainolfi si sarebbe recato nella cella del secondo gruppo, in cui era collocato il 17enne poiché il ragazzo aveva fatto richiesta di un medicinale rilassante, ma al rifiuto dell’infermiere aveva minacciato di ingoiare alcune pile. Una volta arrivato alla cella, Mainolfi avrebbe detto al ragazzo di seguirlo che lo avrebbe portato in infermeria.
Il capoposto lo avrebbe quindi condotto al piano inferiore dell'Istituto dove "erano presenti circa dieci agenti" tra cui anche Federico Masci, Giuseppe Di Cerbo e Roberto Mastronicola. "Uno di questi" avrebbe aperto la cella di isolamento invitando al minore di entrare. Al rifiuto del 17enne che temeva "di essere picchiato", uno degli agenti avrebbe iniziato a colpirlo "con un calcio da dietro" facendogli sbattere la testa a terra. A questo punto "tutti gli agenti" avrebbero iniziato a colpirlo "con calci e pugni e gli sputavano addosso, insultandolo”.
In particolare, l'agente Masci lo avrebbe colpito "con un calcio all’altezza del cuore provocandogli un forte dolore al petto". Poi, mentre il minorenne si trovava ancora a terra supino, gli agenti lo avrebbero trascinato "per i piedi dentro la cella" e, una volta lì, Mastronicola "lo ammanettava con le mani dietro la schiena ai piedi del letto". Dopodiché, l'agente si sarebbe rivolto ai colleghi dicendo: "Uscite dalla cella che lo picchio io”. È allora che l'agente lo avrebbe spogliato "completamente", e, con un paio di guanti, lo avrebbe colpito "in ogni parte del corpo" dicendogli: “Figlio di pu***na, str***o, fr***o”, mentre gli altri agenti sarebbero rimasti fuori dalla cella "a guardare". Al termine dell’aggressione il ragazzo sarebbe stato lasciato "nella cella ammanettato e completamente nudo".