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Ragazzi gli bloccano la strada e lo spingono a terra: medico 65enne aggredito nel centro di Pavia

Alcune sere fa un 65enne è stato aggredito da un gruppo di ragazzi nel centro di Pavia. L’uomo, un medico, stava tornando a casa, quando si sarebbe ritrovato i giovani in mezzo alla strada. Gli ha chiesto di spostarsi per farlo passare, ma uno di loro gli avrebbe dato una spinta facendolo cadere a terra e battere la testa.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Un 65enne è stato aggredito da un gruppo di ragazzi alcune sere fa nel centro di Pavia mentre tornava a casa. L'uomo, un medico residente in zona, si sarebbe ritrovato i giovani in mezzo alla strada e quando gli ha chiesto di spostarsi per farlo passare, sarebbe stato spinto a terra da uno di loro. Nella caduta, il 65enne ha battuto la testa sull'asfalto. Ricoverato al Policlinico San Matteo di Pavia, è stato dichiarato fuori pericolo. I poliziotti, invece, sono al lavoro per risalire all'identità dei suoi aggressori.

L'episodio è stato raccontato dal quotidiano locale La Provincia Pavese. Il 65enne è un medico residente nel centro di Pavia. Qualche sera fa, intorno alle 21:30, stava tornando casa con la sua auto quando, arrivato ormai in prossimità di piazza Duomo, si sarebbe ritrovato il passaggio bloccato da cinque o sei ragazzini. Affacciatosi dal finestrino, il 65enne gli avrebbe chiesto di farsi da parte per poter passare ma poi, vedendo il suo appello inascoltato, sarebbe sceso in strada.

A quel punto, uno dei giovani si sarebbe avvicinato a lui e, dopo un primo confronto verbale, gli avrebbe dato una spinta che lo ha fatto cadere e battere la testa a terra. Mentre alcuni passanti si avvicinavano per prestare soccorso al 65enne, il gruppo ha fatto perdere le sue tracce. All'inizio le condizioni del medico sembravano piuttosto gravi, ma una volta ricoverato al San Matteo è stato dichiarato fuori pericolo. Intanto, gli investigatori della Questura pavese hanno acquisito le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona, in modo tale da poter dare un volto, e poi un nome, ai giovani aggressori.

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