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Covid 19

Quasi 25mila insegnanti e Ata non vaccinati: ecco i numeri del ritorno in classe in Lombardia

Sono 23.809 i docenti e non docenti che in Lombardia non sono vaccinati. Lo ha annunciato Regione a pochi giorni dal rientro in classe. L’assessorato al Welfare ha anche comunicato che su 192.852 persone che lavorano a scuola l’86 per cento ha almeno la prima dose, il 78 per cento con anche la seconda.
A cura di Giorgia Venturini
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"L'86 per cento del personale scolastico è vaccinato, il 78 per cento con anche la seconda dose". Lo ha annunciato l'assessorato al Welfare con una nota oggi giovedì 19 agosto, quando ormai mancano pochi giorni all'avvio del nuovo anno scolastico. Una percentuale alta che però non copre il cento per cento del personale docente e non docente residente in Lombardia e che corrisponde a 192.852 persone. Ovvero: il personale scolastico non vaccinato risulta di 23.809 persone.

Il Piano scuola del Ministero prevede la vaccinazione 

Ora quindi non resta da accelerare con le vaccinazioni. Del resto il Piano scuola del Ministero dell'Istruzione su indicazione del Comitato tecnico scientifico e già promosso da tutte le Regioni parla chiaro: per garantire il ritorno alla normalità è essenziale che il personale docente e non docente, su tutto il territorio nazionale, assicuri piena partecipazione alla campagna di vaccinazione, così come anche i più giovani, in particolare per gli studenti di età superiore ai 12 anni per i quali è stato già approvato l'uso dei vaccini Pfizer e Moderna. E ancora: secondo quanto precisato dal ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi il personale scolastico che non vorrà vaccinarsi dovrà sottoporsi a tampone e per loro i tamponi non saranno gratis. "Andremo incontro solo a chi non può vaccinarsi per motivi di salute", tiene a precisare.

Resta il distanziamento in classe

Tra le regole per il ritorno a scuola rimane sicuramente quella del distanziamento: si raccomanda infatti di osservare una distanza di due metri nella zona interattiva della cattedra e tra insegnante e studenti. Quando non può essere rispettato il distanziamento: deve essere previsto l'obbligo di mascherina. I bambini sotto i sei anni di età possono continuare ad essere esonerati dall'uso di dispositivi di protezione delle vie aeree. Sotto osservazione sono soprattutto le mense: qui è imposto l'obbligo delle mascherine da parte di tutti gli operatori. La somministrazione potrà quindi avvenire nelle forme usuali e senza necessariamente ricorrere all'impiego di stoviglie monouso.

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