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News sulla strage di Samarate

“Quando sterminò la sua famiglia era sano di mente”: i risultati della perizia su Alessandro Maja

Sulla base dei risultati della perizia psichiatrica svolta su Alessandro Maja, che ha ucciso moglie e figlia a Samarate e tentato di uccidere il figlio, l’uomo era capace di intendere e di volere al momento della strage.
A cura di Ilaria Quattrone
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Quando Alessandro Maja, geometra di 58 anni, tentò di sterminare la sua famiglia era sano di mente: è questo quanto emerge dalla perizia depositata dallo psichiatra Marco Lagazza, incaricato dalla Corte d'Assise del Tribunale di Busto Arsizio per comprendere se l'uomo era capace di intendere e volere al momento dell'omicidio della moglie Stefania e della figlia Giulia. 

I risultati della perizia su Alessandro Maja

Per il perito non risulterebbero patologie mentali tali da viziarne la capacità di intendere e di volere al momento dei due omicidi e del tentato omicidio del figlio Nicolò. I contenuti della perizia saranno discussi nell'udienza che si svolgerà il 19 maggio: le parti civili probabilmente l'accoglieranno, la difesa la contesterà. L'omicidio avvenne il 4 maggio 2022 nella villetta di Samarate, comune che si trova in provincia di Varese e più precisamente tra Busto Arsizio e l'aeroporto di Malpensa.

Potrebbe averli uccisi per problemi economici

Sulla base di quanto emerge dalla perizia, sembrerebbe che Maja abbia agito in modo lucido e probabilmente a causa di alcuni problemi economici che lo stavano interessando. Le indagini hanno permesso di scoprire che il 58enne si spacciava per architetto quando in realtà è geometra e che, probabilmente, a causa di queste difficoltà avrebbe deciso di ucciderli perché non sarebbe più stato in grado di assicurare loro un alo tenore di vita.

Forse il suo piano prevedeva anche quello di suicidarsi. L'unico sopravvissuto è il figlio Nicolò che dopo un lungo periodo in coma, si è svegliato e da mesi sta affrontando una lunga terapia per poter riprendersi definitivamente e camminare in piena autonomia.

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