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Protesta degli anarchici sulla pista di Malpensa per bloccare un rimpatrio: “Sedato e caricato su un aereo”

Ieri pomeriggio alcuni attivisti della rete No Ai Cpr hanno protestato sulla pista dell’Aeroporto di Malpensa bloccando il decollo di un aereo: volevano impedire il rimpatrio di un uomo che, stando a quanto hanno affermato, sarebbe stato sedato e portato con forza sull’aereo.
A cura di Ilaria Quattrone
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Due frame del video della pagina instagram solidarieta.prigionieri.torino
Due frame del video della pagina instagram solidarieta.prigionieri.torino

Nel pomeriggio di mercoledì 20 marzo alcuni attivisti della rete anarchica No Cpr hanno occupato la pista dell'aeroporto di Malpensa nel tentativo di bloccare il rimpatrio di un uomo marocchino. Dopo la protesta, i manifestanti sono stati accompagnati negli uffici della polizia dove sarebbero stati sottoposto a fermo. Non è ancora chiaro come abbiano fatto ad arrivarci ed eludere i dispositivi di sicurezza.

La mobilitazione è iniziata alle 17 di ieri pomeriggio: hanno provato a bloccare il decollo dell'aereo Air Maroc diretto a Casablanca. In un video che hanno condiviso sulla pagina Instagram solidarieta.prigionieri.torino: "In questo momento siamo all’aeroporto di Malpensa dove sta venendo la deportazione di un nostro compagno che questa mattina è stato prelevato dal Cpr di Gradisca di Isonzo".

Gli attivisti hanno spiegato che il trattenuto è stato sedato a forza con massicce dosi di psicofarmaci. Dopodiché è stato portato, incatenato, all'aeroporto di Malpensa: "Siamo riusciti ad avere la notizia e siamo venuti qua questo è l’aereo, vogliamo che il nostro compagno venga rilasciato immediatamente perché è impossibile che la vita delle persone valga meno di quattro regole di sicurezza di un aeroporto e che la gente se ne freghi altamente di devastare la vita delle persone solamente perché non hanno documenti validi".

Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di frontiera dell'aeroporto di Malpensa che hanno bloccato gli attivisti: "Al momento le compagne e i compagni che hanno bloccato l'aereo che stava effettuando la deportazione sono in stato di fermo. Seguiranno aggiornamenti", scrivono ancora sui social. Potrebbero essere denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. L’aereo è partito con un’ora e 20 minuti di ritardo, ma senza il passeggero.

Hanno poi aggiornato la loro pagina spiegando che il passeggero "ha chiamato dall’aeroporto di Casablanca. È stato espulso in Marocco ed è stato deportato dall’aeroporto di Bologna. Il blocco dell’aereo ha probabilmente impedito la deportazione di una persona verso il Marocco. I compagni fermati non sono ancora usciti dal commissariato. C’è la possibilità che chi ha bloccato l’aereo venga trattenuto e abbia domani una direttissima".

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