Prende a pugni e testate il gioielliere Lorenzo Ruzza, assolto Danilo Quarto: “Non è stata estorsione”

È stato prosciolto dall'accusa di tentata estorsione Danilo Quarto, l'imprenditore che nel maggio del 2021 aveva aggredito il gioielliere e influencer Lorenzo Ruzza nel suo negozio di Milano. Lo hanno stabilito i giudici della Settima sezione penale del Tribunale milanese, secondo i quali "il fatto non sussiste". Per quanto riguarda le accuse di minacce e lesioni, sono state dichiarate improcedibili in quanto lo stesso Ruzza ha ritirato la querela, dopo un risarcimento.
Stando a quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla pm Francesca Crupo e dalle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, nel maggio del 2021 Quarto, imprenditore barese della sicurezza privata ed ex presidente dell'Audace Cerignola Calcio, si era presentato nel negozio ‘Bottega del Tempo' di Ruzza in via Cesare Battisti di Milano insieme a un altro soggetto. Ad un certo punto, il 40enne aveva dato un pugno al gioielliere e lo aveva colpito con diverse testate, causandogli ferite per una prognosi di 10 giorni. Secondo l'accusa, Quarto avrebbe aggredito Ruzza perché voleva imporgli i servizi della sua impresa di vigilanza.
Non è stata, invece, dello stesso avviso la Settima sezione penale del Tribunale di Milano, presieduta da Mauro Gallina, che ha prosciolto Quarto dall'accusa di tentata estorsione con la formula "il fatto non sussiste", riqualificando l'accusa in minacce e lesioni. Quest'ultime, poi, sono state dichiarate improcedibili, in quanto Ruzza ha ritirato la querela in seguito a un risarcimento di cui avrebbe già beneficiato. Anche l'altro imputato è stato assolto.
"Lo stesso imputato, nel corso del suo esame, ha ammesso di aver avuto una reazione fisica sproporzionata. Tuttavia, si contesta fermamente la qualificazione giuridica dei fatti come tentata estorsione", ha dichiarato al termine dell'udienza l'avvocato Niccolò Vecchioni, che difende entrambi gli imputati. Secondo il legale, lo stesso processo avrebbe "rivelato come il movente dell'azione di Quarto non fosse di natura patrimoniale, ma scaturisse da una serie di pregresse tensioni personali con Ruzza".