“Polizia infiltrata: vogliamo risposte”, la protesta in Statale a Milano dopo l’inchiesta di Fanpage.it

"Sono Luca, sono un rappresentante al Dipartimento di Matematica con la lista Cambiare rotta e sono qua per denunciare un fatto gravissimo: l’infiltrazione o il tentativo di infiltrazione di cinque agenti dell'antiterrorismo nella nostra organizzazione". La voce di Luca Boffelli si diffonde attraverso il megafono nell'ampio chiostro dell'Università Statale di Milano.
Insieme a lui ci sono i colleghi della Bicocca, anche loro rappresentanti della lista universitaria Cambiare rotta, e Potere al Popolo. La loro protesta si è spostata dal Senato ai vari rettorati italiani, tra cui quello di via Festa del perdono, per chiedere una risposta alle istituzioni sulla infiltrazione all'interno dei loro gruppi di agenti dell'antiterrorismo portata alla luce dalle inchieste di Fanpage.it.
Cambiare rotta, "Tutto questo non ci intimidisce"
"Siamo qui per ribadirlo – dice una studentessa al megafono -, che tutto questo non ci intimidisce, anzi, ci porta a continuare il nostro progetto di cambiamento di questo modello universitario".
Gli studenti chiedono alla rettrice della Statale, Marina Brambilla, una presa di posizione: "Da parte di decine e decine di professori – dice Cambiare rotta – in questi ultimi giorni è arrivata la solidarietà. E allora ci chiediamo: dov’è la nostra rettrice?"
"È dovere della rettrice – aggiunge Giorgio Cremaschi, di Potere al popolo – alzare la voce contro un Governo che infiltra la polizia nell'università. È questo è il modello dell'università? Dopo che ne abbiamo scoperti cinque [di agenti infiltrati, ndr] grazie anche a Fanpage.it è chiaro che questa storia non regge più. È evidente che c'è un disegno, una direttiva, e per questo le autorità tacciono".
Potere al popolo, "Come nella strategia della tensione"
"Quello che sta avvenendo a noi di Cambiare rotta e Potere al Popolo – continua Cremaschi – non è un caso isolato, perché come vi ricordate c’è il caso Paragon, c’è il caso dello spionaggio nei confronti di Mediterranea, di Fanpage.it, di giornalisti. Ma qui siamo di fronte non solo alla violazione dei diritti democratici di un'organizzazione politica, Potere al popolo, ma anche all'infiltrazione in un'associazione studentesca, Cambiare rotta, che si è presentata regolarmente".
"La domanda – conclude Cremaschi – è perché lo fanno? Io ho abbastanza anni da ricordarmi
quando questo veniva fatto normalmente e portò in Italia alla strategia della tensione alla bomba di Piazza Fontana, con gli infiltrati, appunto, alla bomba di piazza Loggia e a tanti altri episodi di attacco alla nostra democrazia".