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Pizzeria aperta con clienti ai tavoli a Mantova: multe e chiusura, ma il titolare sfida la legge

La polizia locale di Mantova ha multato quattro clienti di una pizzeria, sorpresi a mangiare seduti ai tavoli nonostante i divieti previsti dal Dpcm per il contenimento del Coronavirus. Il locale è stato chiuso per cinque giorni, ma il titolare ha già annunciato che continuerà a tenerlo aperto a pranzo e a cena per protesta.
A cura di Francesco Loiacono
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Lo scorso 15 gennaio aveva aderito alla protesta dei ristoratori organizzata sotto l'hashtag #ioapro, tenendo effettivamente aperta la propria pizzeria in violazione delle norme contenute nel Dpcm per il contrasto al Coronavirus. La "protesta" di un ristoratore mantovano non si è però limitata al 15 gennaio, ma è andata avanti anche nei giorni seguenti. Fino a quando lo scorso giovedì, dopo ripetute segnalazioni anche dei suoi colleghi rispettosi della legge, la polizia locale di Mantova ha fatto visita al titolare della pizzeria Gatto Bianco in via Chiesanuova. All'interno ha sorpreso quattro clienti che erano tranquillamente seduti ai tavoli a mangiare. Risultato: multe per tutti gli avventori e il titolare e locale chiuso per cinque giorni.

Il titolare della pizzeria vuole continuare a tenerla aperta

L'episodio è riportato dal giornale locale "La gazzetta di Mantova", che spiega come anche nel Mantovano la maggior parte dei ristoratori, nonostante la rabbia per gli incassi a zero e ristori spesso giudicati insufficienti, abbia deciso di rispettare la legge. Non è stato così però per il titolare del "Gatto bianco", che nonostante l'intervento della polizia non sembra aver intenzione di rispettare le norme. Su Facebook infatti l'uomo, subito dopo l'intervento dello scorso 21 gennaio, ha scritto un messaggio in cui ha ringraziato i clienti che lo hanno sostenuto nella protesta e ha anche annunciato che andrà avanti, tenendo aperto il proprio locale: "Vi ricordiamo e riconfermiamo che noi rimaniamo aperti sia a pranzo che a cena sempre e rispettando le misure anticovid previste con gel sanificanti, mascherine e distanze di 1 metro anche al tavolo". Chissà che ne pensa la polizia e soprattutto i colleghi del ristoratore, che rispettando le regole continuano a lavorare solo in modalità d'asporto e a domicilio, come prevede la "zona arancione".

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