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Piscine pubbliche troppo care a Milano, Codacons presenta un esposto in Procura: “Rivedere le tariffe”

In seguito ai dati sui costi delle piscine pubbliche di Milano presentati dal consigliere Enrico Fedrighini a Palazzo Marino, il Codacons ha fatto sapere di aver presentato un esposto in Comune, alla Procura e alla Corte dei Conti per chiedere “intervento urgente per riequilibrare i costi delle infrastrutture pubbliche”.
A cura di Enrico Spaccini
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Il Codacons ha presentato un esposto al Comune di Milano, alla Procura e alla Corte dei Conti per i costi ritenuti troppo alti delle piscine pubbliche di Milano. A sollevare il caso alcuni giorni fa era stato il consigliere comunale del Gruppo Misto Enrico Fedrighini, il quale aveva portato a Palazzo Marino un confronto diretto tra le tariffe applicate nel capoluogo lombardo e quelle delle altre città europee come Berlino, Parigi e Madrid. Quello che è emerso è che i prezzi imposti per l'accesso alle piscine pubbliche di Milano sono tra i più alti d'Europa, nonostante i redditi siano inferiori. Per questo motivo, l'associazione a tutela dei diritti dei consumatori ha chiesto un "intervento urgente per riequilibrare i costi delle infrastrutture pubbliche, una revisione delle tariffe e maggiori garanzie di accessibilità per tutti i cittadini".

Per fronteggiare le temperature più alte dell'anno, Milano dispone di tre piscine comunali attive alle quali si possono rivolgere circa un milione e 400mila cittadini. Negli ultimi anni, però, le tariffe per accedere agli impianti sono costantemente aumentati, arrivando a toccare la fascia tra i 7 e i 9 euro. Fedrighini alcuni giorni fa ha raccolto diversi dati relativi alle maggiori città europee legati al costo dell'accesso alle piscine pubbliche e il reddito medio dei residenti.

Da questa analisi è emerso che Milano ha i prezzi più alti, mentre gli stipendi sono tra i più bassi (in media 28.500 euro, dati Eurostat). Il confronto con le altre città è abbastanza chiaro: a Berlino il costo medio per accedere a una piscina pubblica è di 5,50, a fronte di stipendi medi di circa 46mila euro; a Londra si paga 6,25 euro, con stipendi di circa 44mila euro; a Parigi 3,50 euro, con 41mila euro di stipendio; a Rotterdam 6 euro per 68mila euro; a Madrid 4,50 euro per 29mila euro; poi ancora 5 euro a Francoforte e 4 euro a Lione e Vienna.

Guardando a questi dati, il Codacons ha fatto sapere nella giornata di ieri, lunedì 16 giugno, di aver presentato un esposto al Comune di Milano, alla Procura e alla Corte dei Conti per chiedere un "intervento urgente", che sia "anche attraverso sconti temporanei". L'obiettivo è la "revisione delle tariffe", in modo tale da poter garantire "accessibilità per tutti i cittadini".

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