Pierpaolo Bodini ucciso a 18 anni da un’inseminatrice a Brembio: il datore di lavoro chiede il patteggiamento

Ha chiesto il patteggiamento il titolare dell'azienda agricola di Brembio, in provincia di Lodi, in cui morì Pierpaolo Bodini, il 18enne ucciso da un'inseminatrice nel giugno del 2024. Su questa richiesta, accolta dal pubblico ministero, dovrà pronunciarsi mercoledì mattina il giudice per le indagini preliminari. Tra gli elementi che potrebbero influenzare la decisione del Gip c'è il fatto che l'imprenditore non ha mai offerto un risarcimento dei danni alla famiglia della vittima.
L'incidente risale al 20 giugno del 2024, quando Bodini stava lavorando dopo essere stato regolarmente assunto come apprendista nell'azienda agricola Bassanetti. Durante le operazioni di pulitura della macchina inseminatrice un braccio meccanico privo di sicura era caduto improvvisamente travolgendo e uccidendo il ragazzo. Gli accertamenti del pm e dell'Ats avevano individuato come responsabile il 59enne titolare della ditta, accusato di omicidio colposo e inadeguata formazione del giovane dipendente. L'imprenditore sarebbe stato responsabile per la rimozione di uno dei due blocchi di sicurezza che avrebbero dovuto impedire la caduta del braccio meccanico.
Lo scorso 7 aprile gli avvocati dell'imprenditore hanno presentato istanza di patteggiamento: la domanda è stata accettata dal pm e ritenuta ammissibile. Il giudice dovrà ora decidere se accettarla, ma il mancato risarcimento economico da parte dell'imputato ai familiari della vittima potrebbe influire negativamente su questa valutazione. La decisione è attesa per mercoledì 17 settembre.