Perquisiti 10 neofascisti del gruppo Do.Ra, trovate armi e documenti di estrema destra che “istigano alla violenza”

All'alba di questa mattina, martedì 10 giugno, c'è stato un blitz della Digos e dei Ros nella Comunità Militante dei Dodici Raggi ("Do.Ra.") di estrema destra di Azzate, in provincia di Varese. Le accuse contestate per i dieci indagati, tra cui il leader del gruppo Alessandro Limido, sono di apologia di fascismo, manifestazioni usuali per inneggiare al fascismo e al nazismo, istigazione all'odio razziale e minimizzazione della Shoah.
Le perquisizioni che si sono svolte nella sede del gruppo di estrema destra e nelle abitazioni dei dieci militanti indagati – svolte dalla Polizia di Stato di Varese e l’Arma dei Carabinieri, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Varese – hanno consentito di rinvenire e sequestrare armi bianche, tra tirapugni, pugnali e mazze, oltre a bandiere, stendardi e altri oggetti contrassegnati da simboli nazifascisti, documentazione e pubblicazioni di estrema destra. I reati ipotizzati dagli inquirenti sono l’apologia del fascismo e le manifestazioni fasciste (contemplati dalla Legge 645/1952 c.d. “Legge Scelba”), oltre alla propaganda discriminatoria su base razziale, anche su internet, punita dall’art. 604 bis del Codice Penale.
Al vaglio della Procura ci sono più episodi e circostanze in cui militanti della Comunità, che professa e rivendica apertamente posizioni ideologiche nazionalsocialiste e del fascismo repubblicano più puro, hanno pubblicamente esaltato fatti e personalità di questi regimi, talvolta nel corso di cerimonie rievocative o di commemorazione dove ne sono stati ostentati i simboli, tra cui la svastica e il fascio littorio, come recentemente accaduto nelle ricorrenze della battaglia del San Martino.
In fase di accertamento anche contenuti derisori e di minimizzazione della Shoah. Tra quelli che maggiormente hanno destato scalpore, il lungo video celebrativo che ritrae Hitler e altri gerarchi nazisti pubblicato in occasione dell’anniversario della sua nascita, ovvero l’irridente invito per la festa di capodanno che ritrae quattro SS in servizio in un campo di concentramento che brindano amichevolmente, o ancora i diversi messaggi celebrativi della nota negazionista tedesca Ursula Haverbeck, con l’invito a proseguire nel suo nome "la battaglia contro la grande bugia".