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Perché l’intelligence russa voleva mappare con i droni alcune zone di Milano e cosa è riuscita a ottenere

Due cittadini milanesi sono stati contatti dall’intelligence russa su Telegram: li avevano convinti a mappare per loro conto alcune zone di Milano in cambio di un pagamento di criptovalute. Ecco quale era l’obiettivo della Russia.
A cura di Giorgia Venturini
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L'intelligence russa cercava di mappare alcune zone di Milano. Lo ha scoperto una importante operazione del Ros dei carabinieri di Milano, insieme ai colleghi della Sezione Criptovalute del Comando carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma, che ieri 20 novembre ha portato la Procura di Milano a notificare l'avviso di conclusione indagini nei confronti di due uomini che si sono svelati essere i contatti diretti sul territorio degli 007 russi. L'accusa è di "corruzione del cittadino da parte dello straniero", aggravato dalla finalità di terrorismo ed eversione. Ma perché questo interesse della Russia su alcune zone di Milano? E soprattutto cosa sono riusciti a ottenere?

Stando alle fonti di Fanpage.it, i due indagati erano stati contatti dall'intelligence russa su Telegram: gli 007 li avevano convinti a mappare per loro conto alcune zone grigie di Milano in cambio di un pagamento di criptovalute, avvenuto realmente e che i militari sono riusciti a rintracciare. Il valore del compenso però non è stato reso pubblico.

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A cedere alle richieste russe sarebbero stati due cittadini "qualsiasi" di Milano. O meglio, nessun esperto di tecnologia o di droni. Questi avrebbero agito sotto ordini dell'intelligence russa: hanno accettato di installare dispositivi elettronici, delle dash cam, sui taxi milanesi così che questi a loro insaputa, girando per lavoro per le vie di Milano, avrebbero ripreso alcune zone interessate dai russi. Quali? Quelle aree milanesi non coperte da telecamere di video sorveglianza. Quali sono, nel dettaglio, resta una notizia riservata per ragioni di sicurezza. Ma perché i russi sono interessati alle "zone grigie" di Milano?

Sempre secondo fonti di Fanpage.it, l'intelligence russa avrebbe agito in vista di possibili necessità future. L'obiettivo era quello di conoscere realtà urbane di nazioni che come loro sono coinvolti in conflitti, come esempio quello ucraino. Le immagini di alcune zone milanesi raccolte dai droni in questo momento possono servire a poco, ma in futuro – se i conflitti si aggravassero e coinvolgessero sempre più territori – potrebbero essere utili. Solitamente questa un'attività non è svolta solo dall'intelligence russa ma anche da servizi segreti di altri Paesi.

Ma la domanda più importante è: cosa hanno ottenuto i russi dalla loro attività su Milano? Sembrerebbe siano riusciti a portare a casa qualche immagine scattata dai droni, mentre però risulta fallita la loro attività sui taxi. Certo è che il pagamento avvenuto in criptovalute dimostra almeno che una parte dell'operazione la Russia sia riuscita a portarla a termine.

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