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Parabiago, realizzava scarpe di alta moda senza pagare stipendi e tasse: in manette imprenditore

Un imprenditore di Parabiago, alle porte di Milano, è finito in manette per aver prodotto scarpe di lusso sfruttando 30 lavoratori senza pagare loro stipendi e senza versare i contributi. Per lui ora sono scattate le manette dopo le indagini della Guardia di Finanza: dovrà rispondere di bancarotta fraudolenta, evasione, falso in bilancio e ricorso abusivo al credito.
A cura di Giorgia Venturini
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Sfruttava i suoi trenta dipendenti per produrre scarpe di alta moda senza però pagare loro stipendi e contributo. Il tutto anche evadendo le tasse. Scelte gli avevano permesso di guadagnare in modo illegale oltre 4 milioni di euro. Ora per l'imprenditore residente a Parabiago, alle porte di Milano, sono scattate le manette: i finanziari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano lo hanno arrestato con l'accusa di bancarotta fraudolenta, evasione, falso in bilancio e ricorso abusivo al credito. Le indagini erano scattate dopo due esposti di ex dipendenti di due imprese di Legnano attive nel mondo della calzature di alta moda. I due avevano denunciato l'amministratore di alcune aziende appartenenti a un gruppo di imprese riconducibili all'imprenditore di Parabiago finito ora in manette. I militari hanno così anche dato a esecuzione di un decreto di sequestro preventivo di beni immobili e mobili.

Tasse e stipendi non pagati per oltre un milione di euro

Nel dettaglio le indagini hanno svelato, attraverso movimento bancario, la distruzione e l'omissione di scritture contabili obbligatorie, distrazioni di ricavi e di cassa per oltre 2,5 milioni di euro. L'imprenditore si era indebitato verso enti previdenziali, dal momento che non pagava le tasse, e verso i dipendenti, dal momento che non pagava loro lo stipendio, per un totale di oltre un milione di euro. E ancora: emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un totale di oltre 700mila euro. Dovrà anche rispondere di falso in bilancio e ricorso abusivo al credito: si era fatto consegnare dall'Istituto di credito di oltre 50mila euro. Ha agito indisturbato fino alla denuncia dei due dipendenti che hanno fatto scattare le indagini.

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