Operai ammassati nelle case, 250 euro al mese per un letto: esplode il mercato nero degli affitti nella Bergamasca

Decine di dormitori abusivi dove un posto letto può valere fino a 250 euro al mese in camerate in cui vengono ricavati più posti possibili. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Polizia locale del Distretto della Bassa bergamasca orientale, sarebbero queste le condizioni in cui vivrebbero centinaia di operai in provincia di Bergamo.
In seguito all’apertura dei maxi magazzini nel quadrilatero formato da Covo, Cortenuova, Calcio e Cividate al Piano, dove, tra le altre, è arrivata anche Amazon, sempre più appartamenti sono stati trasformati in pensioni clandestine per i centinaia di lavoratori arrivati nella zona per lavorare nella logistica. In questi dormitori abusivi, un posto letto può valere fino a 250 euro al mese in camerate in cui vengono ricavati più posti possibili.
Al momento, sarebbero tre i casi su cui i poliziotti Distretto della Bassa bergamasca starebbero indagando. Un appartamento nel quartiere Cappuccini di Romano di Lombardia dove martedì scorso, il 29 aprile, alle 5:30 del mattino gli agenti avrebbero trovato dodici posti letto abusivi. Nell'abitazione c'erano tre ragazzi di nazionalità egiziana che non erano stati segnalati al Comune, per questo è scattata una multa di 3 mila euro per i proprietari dell'appartamento. I poliziotti avrebbero poi perquisito altri due appartamenti a Covo dove sono stati trovati, rispettivamente, 8 e 6 posti letto. "Su entrambe queste situazionistiamo effettuando degli approfondimenti, mentre continueremo i controlli", ha chiarito in merito il comandante Arcangelo Di Nardo.
"Purtroppo situazioni come queste si riscontrano periodicamente e non sono figlie della mancanza di abitazioni ma della spregiudicatezza di qualcuno che vuole un facile guadagno creando degli ostelli con la scusa della residenza temporanea, quando non addirittura in nero", ha spiegato il sindaco di Covo, Andrea Capelletti. "Come amministrazione siamo convinti che dove c’è controllo c’è sicurezza. In questa logica abbiamo fatto già verificare tutte le abitazioni di aree sensibili come via Colleoni e via Padergnone".