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Natale, 200mila persone in “fuga” da Milano prima dei divieti: code all’aeroporto di Malpensa

Da oggi e fino al 20 dicembre si stima che saranno duecentomila le persone che lasceranno la città di Milano e la Lombardia: dal 21 dicembre scattano infatti i divieti del governo e, in ogni caso, quello alle porte è l’ultimo weekend prima di Natale. Già questa mattina si sono registrate code all’aeroporto di Malpensa e un flusso maggiore di viaggiatori alla stazione Centrale. Rispetto al 2019 però, l’esodo pre-natalizio è molto più contenuto: solo per gli scali di Linate e Malpensa si parla infatti del 90 per cento in meno di passeggeri.
A cura di Ilaria Quattrone
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(Immagine di repertorio)
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Ultimo weekend prima delle festività natalizie e soprattutto del divieto di spostamenti tra regioni diverse, anche quelle in fascia gialla, che scatterà a partire dal 21 dicembre. Per molti cittadini lombardi "d'adozione" sono quindi anche gli ultimi giorni poter tornare nei propri luoghi di origine e incontrare i loro cari, nonostante i dubbi su cosa deciderà il governo su cenoni e pranzi. Secondo le stime saranno duecentomila le persone che lasceranno Milano per tornare a casa e raggiungere le proprie famiglie: considerati i tempi sono numeri elevati, ma comunque molto inferiori rispetto a quelli dello scorso anno (e di quelli passati) sotto Natale, come aveva già evidenziato Fanpage.it.

All'aeroporto di Malpensa questa mattina erano centinaia le persone in partenza, con inevitabili code per via dei controlli. Tutte le compagnie aeree invitano i passeggeri a presentarsi in aeroporto con ore di anticipo proprio a causa dei tempi più lunghi per le procedure di imbarco. Il maggior numero di passeggeri riguarda voli nazionali, mentre in pochi sono diretti verso Paesi europei in cui al momento non ci sono particolari divieti. Anche alla stazione centrale di Milano ieri sera e questa mattina si è registrato un maggior flusso di persone, ma rispetto agli anni precedenti la situazione è piuttosto tranquilla.

Da Malpensa e Linate partiranno 80mila persone

Già nei giorni precedenti le compagnie di treni hanno deciso di adottare misure particolari per poter gestire al meglio l'aumento dei passeggeri previsto per il weekend del 18- 20 dicembre. Trenitalia per esempio ha aggiunto 48 nuove tratte, di cui 32 solo da Milano. Dello stesso avviso anche Italo che, contattata da Fanpage.it, ha scelto di potenziare il numero delle corse aggiungendo quattro viaggi al giorno sulla tratta Napoli-Roma-Milano-Torino. Previsione corrette e accertate dal fatto che già oggi i biglietti per i Frecciarossa da Milano a Napoli sono praticamente esauriti. Anche questo è probabilmente dovuto all'emergenza Coronavirus: le norme di sicurezza obbligano i treni a non superare il 50 per cento di capienza e questo porta ad avere meno passeggeri. L'incremento di viaggiatori non ha riguardato solo i treni, ma anche gli aerei. Gli scali aeroportuali di Milano Malpensa, Milano Linate e Bergamo hanno infatti registrato un aumento notevole rispetto alle settimane precedenti. Secondo quanto rivelato da Sea, la società che gestisce i due scali, partiranno circa 80mila persone: 56mila da Malpensa e 24mila da Linate.

Dall'aeroporto di Bergamo partiranno più di 40mila passeggeri

Dall'aeroporto di Bergamo fanno sapere che nella giornata di oggi sono partiti e arrivati 121 aerei con dodicimila passeggeri. Nella giornata di domani se ne prevedono diecimila mentre la stima per domenica 20 dicembre è tra gli undicimila e i dodicimila passeggeri. Lunedì 21 dicembre invece saranno trasportati tra i dieci e gli undicimila viaggiatori. Anche per lo scalo di Bergamo però si segna un trend negativo: "Rispetto a un anno fa c'è un calo del 70 per cento", affermano dalla Sacbo, società che gestisce l'aeroporto.

Rispetto al 2019 si registra il 90 per cento in meno di passeggeri

Nonostante ci siano più passeggeri, il trend 2020 è negativo rispetto a quello degli anni precedenti. L'esodo infatti è proporzionale all'emergenza pandemica che l'Italia sta vivendo. Rispetto alle scorse settimane ci sono più viaggiatori, ma sempre in misura minore rispetto al 2019. Complice lo smart-working, che ha portato molti lavoratori fuorisede a rientrare già nei mesi precedenti, o le lezioni a distanza che hanno spinto molti studenti ad anticipare il ritorno o a posticipare il trasferimento nelle città sedi delle università, gli scali hanno registrato quasi il 90 per cento in meno di viaggiatori. Una sorte condivisa anche dai convogli di Trenitalia e Italo.

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