Muore a 32 anni dopo il parto in ospedale a Cittiglio, la Procura di Varese apre un’inchiesta

È Veronica Pignata la donna di 32 anni che nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 dicembre ha perso la vita all'ospedale di Cittiglio (Varese) dopo aver dato alla luce un bambino.
La paziente, alla seconda gravidanza, aveva partorito con taglio cesareo senza apparenti complicazioni per madre e figlio. A seguito dell’intervento era stata quindi riaccompagnata in camera, dove qualche ora dopo aveva accusato un malore: le sue condizioni di salute, nonostante l'intervento dei medici, del personale sanitario e degli anestesisti che hanno tentato di rianimarla, sarebbero però drasticamente precipitate fino al decesso, al momento ancora senza una spiegazione.
L'inchiesta per omicidio colposo della Procura di Varese
Per questo la Procura di Varese, a seguito della denuncia sporta ai carabinieri di Laveno Mombello da parte dei parenti della donna, ha aperto ora un fascicolo per omicidio colposo (attualmente a carico di ignoti) con il preciso intento di chiarire le cause dell'arresto cardiaco che ha portato alla morte la 32enne dopo il parto. La pm Marialina Contaldo ha così già disposto l'acquisizione della cartella clinica della 32enne e l’autopsia sulla salma, da effettuare presso l'ospedale di Circolo di Varese. Nel frattempo la Asst dei Sette Laghi ha espresso cordoglio per la morte di Veronica Pignata, assicurando piena collaborazione nelle indagini e l'avvio di un'inchiesta interna.
Il cordoglio della comunità
L’accaduto ha scosso profondamente l'intera comunità di Malgesso, paese di cui la donna era originaria. La 32enne, inoltre, era moglie di Giorgio Cizzico, giocatore della squadra di calcio locale del Mercallo che oggi ha deciso di non scendere in campo. Ma non solo. "L’intera Terza Categoria – Girone A di Varese osserverà oggi un minuto di silenzio per la tragica vicenda familiare che ha coinvolto un atleta molto conosciuto nel panorama dilettantistico provinciale", ha fatto sapere la società in mattinata. "Ci stringiamo intorno a lui, e ne condividiamo il dolore immenso".