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Mozione Pd su fondi per centri estivi: in Lombardia maggioranza di centrodestra battuta

Il Consiglio regionale lombardo approva grazie al voto segreto e alcuni franchi tiratori una mozione urgente presentata dal Pd che chiedeva delle verifiche sulla procedura di assegnazione dei fondi nel bando “Estate insieme” dopo i problemi segnalati da diversi Comuni. Il Pd ha protestato in aula mostrando dei cartelli contro la giunta Fontana.
A cura di Simona Buscaglia
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La protesta del Pd nell'aula del consiglio regionale durante la discussione della mozione urgente sul bando dei centri estivi (Foto di: Pd)
La protesta del Pd nell'aula del consiglio regionale durante la discussione della mozione urgente sul bando dei centri estivi (Foto di: Pd)

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la mozione urgente presentata dal Partito democratico relativa ai finanziamenti 2021 dell’iniziativa “Bando Estate Insieme”, finalizzato a sostenere la realizzazione di interventi rivolti all’infanzia e all’adolescenza promossi dai Comuni lombardi. Il voto a scrutinio segreto ha evidenziato malumori nella maggioranza, visto che nei 38 favorevoli, a fronte dei 33 contrari, si contano diversi franchi tiratori. Un segnale politico visto che al centro della mozione c’è la gestione di Aria, le cui performance sono state già oggetto di critiche per le prenotazioni che riguardavano la campagna vaccinale anti-Covid in Lombardia. Il testo chiede di “verificare che non vi siano state anomalie anche nella seconda procedura di assegnazione” dei fondi destinati alla realizzazione di centri estivi dopo le anomalie già segnalate nella prima procedura. Nella mozione si legge infatti che “il ‘Bando estate insieme’ era già stato aperto una prima volta dal 31 maggio al 10 giugno, ma era stato annullato a causa di anomalie nel sistema informatico di Aria che non avevano garantito parità di accesso a tutti i soggetti interessati”.

Pizzul (Pd): Tanti malumori da parte di sindaci di ogni orientamento politico

A fronte di 136 enti vincitori del bando, ovvero quelli che hanno inviato la domanda entro i primi 19 minuti dall’apertura, 523 sono stati “ammessi ma non finanziati”. “Il voto positivo dell’aula dice con chiarezza che, nonostante le rassicurazioni dell’assessore, il bando sui centri estivi era congegnato male, tanto da sollevare malumori da parte di sindaci di ogni orientamento politico – spiega il capogruppo del Pd in consiglio regionale Fabio Pizzul -. Ora la giunta metta una pezza, con regole più eque e procedure più corrette, ma soprattutto dia una risposta a quei tanti comuni che sono stati tagliati fuori pur avendo tutte le carte in regola per ottenere un sostegno per un’attività tanto importante, a maggior ragione dopo le restrizioni dovute alla pandemia”.

La mozione inoltre chiede di rimodulare le assegnazioni per coprire tutte le domande ammesse e non finanziate, prevedendo eventualmente ulteriori fondi e introducendo criteri di equità rispetto alla platea dei potenziali destinatari e alle dimensioni dei singoli Comuni.  Ci sono infatti comuni piccoli che hanno preso finanziamenti per centinaia di migliaia di euro, mentre ad altri più grandi sono state assegnate poche risorse se parametrate al numero di ragazzi iscritti ai centri estivi. Durante la discussione della mozione il Pd ha mostrato in aula dei cartelli di protesta che recitavano “Bando ritirato, bando riaperto. Giunta Fontana = caos” e “Vaccini, prenotazioni, centri estivi: tutti per Aria”.

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