Montirone, evade dai domiciliari per andare al bar a bersi una birra: ritorna davanti al giudice

Un uomo di 51 anni non è riuscito a resistere a una birra al bar, nonostante fosse già oltre l'orario consentito. Da tempo infatti l'uomo, un operaio di Montirone, in provincia di Brescia, è agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio e spaccio di sostanze stupefacenti: il Tribunale di Sorveglianza gli aveva concesso due ore al giorno di libera uscita per esigenze di prima necessità. Il 51enne però ha abusato dell'orario consentito e l'altra mattinata ha deciso di non tornare a casa ma di fermarsi in un bar e bersi una birra.
L'uomo ha passato la notte in caserma
Proprio mentre era nel locale, i carabinieri di San Zeno sono passati davanti al bar e hanno riconosciuto il 51enne. Così si sono avvicinati e hanno portato l'uomo in caserma, dove ha passato una notte. Ora davanti ai giudici dovrà spiegare perché ha deciso di non rispettare gli orari: è atteso il processo per direttissima durante il quale il giudice può decidere di aggravare le misure.
Ragazzo di 19 anni evade dai domiciliari e aggradisce la zia del suo debitore
Ben più grave motivo ha spinto un ragazzo di 19 anni ad evadere dai domiciliari. Lo scorso 18 gennaio il giovane, un cittadino pakistano, già agli arresti per reati inerenti gli stupefacenti e altri contro il patrimonio, è uscito dalla propria abitazione in Desio, in provincia di Monza e Brianza, e si è diretto verso Giussano a caccia di un 20enne italiano per recuperare 200 euro, soldi che molto probabilmente il 19enne aveva prestato e non aveva avuto ancora indietro. Così il ragazzo si è presentato a casa del suo debitore senza però trovarlo. Ad aprire la porta invece è stata la zia del 20enne che è stata vittima dell'ira del ragazzo: questo ha prima minacciato la donna, di 62 anni, con un coltello e poi l'ha aggredita. Fortunatamente le ferite riportate dalla donna non erano gravi: trasportata all'ospedale di Carate Brianza, è stata medicata e dimessa.