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Monitoraggio Iss: Lombardia resta in zona bianca, ma aumenta la percentuale di posti letto occupati

La Lombardia resta in zona bianca, anche se aumenta lievemente la percentuale di posti letto occupati in area medica (cioè non in terapia intensiva). A comunicare alcuni dati emersi dal monitoraggio dell’Iss è stato il presidente Attilio Fontana, che ha spiegato come l’incidenza settimanale sia ancora inferiore a 50: è pari a 39,4. Intanto il coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia, Guido Bertolaso ipotezza che “la campagna vaccinale si concluderà il 13 settembre”.
A cura di Francesco Loiacono
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La Lombardia resta in zona bianca, anche se aumenta lievemente la percentuale di posti letto occupati in area medica (cioè non in terapia intensiva). A comunicare alcuni dei dati riguardanti la regione d'Italia che per prima, e in misura maggiore, ha fatto i conti con la pandemia di Coronavirus, è stato il presidente Attilio Fontana, nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sulla campagna vaccinale. L'incidenza settimanale di nuovi casi su 100mila abitanti, uno dei parametri di riferimento per il cambio di colore, resta stando a quanto ha comunicato Fontana inferiore a 50 (è 39,4 contro una media nazionale di 57,7).

Gli altri due parametri di riferimento, la percentuale di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid sia in terapia intensiva sia in area medica, sono entrambi inferiori alle soglie limite fissate dall'ultimo decreto legge del governo Draghi per finire in zona gialla (rispettivamente 10 e 15 per cento, ma devono sussistere entrambe le condizioni con incidenza superiore a 50): in area medica sono occupati da pazienti Covid il 3 per cento dei posti letto, mentre in terapia intensiva ne sono occupati il 2 per cento. Se in quest'ultimo caso la percentuale è ormai fissa da diverse settimane, anche a fronte di un aumento dei contagi, in area medica da alcuni giorni si è assistito a un incremento dei posti letto occupati: dal 27 luglio la percentuale è salita al 3 per cento, dopo essere rimasta ferma al 2 dai primi di luglio.

L'ultimo bollettino diramato ieri segnalava 30 persone ricoverate in terapia intensiva (una in più rispetto al giorno precedente) e 206 persone ricoverate non in terapia intensiva (12 in più rispetto al giorno precedente). Ma le ospedalizzazioni, come hanno spiegato sia Fontana sia il consulente della campagna vaccinale Guido Bertolaso, restano contenute rispetto all'incremento dei casi positivi dovuto essenzialmente alla maggiore contagiosità della variante Delta, ormai prevalente. "Purtroppo chi finisce in ospedale o non è stato vaccinato oppure ha ricevuto soltanto la prima dose", ha evidenziato Fontana, esortando chi ancora non si è vaccinato a farlo: ad oggi in Lombardia sono state superate le 12 milioni di dosi complessivamente somministrate.

Bertolaso: La campagna vaccinale massiva in Lombardia terminerà il 13 settembre

Il coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia, Guido Bertolaso, durante la conferenza stampa di oggi a Palazzo Lombardia ha annunciato l'ipotesi che il 13 settembre possa essere terminata la fase massiva. "Credo che il 13 settembre la campagna di vaccinazione massiva si possa considerare conclusa. Speriamo di poter inoculare l'ultima prima dose di vaccino all'ultimo cittadino lombardo che ha deciso di vaccinarsi. Lo possiamo fare. Oggi, al contrario di ieri, non abbiamo problemi di disponibilità di vaccini". Secondo le previsioni annunciate in conferenza stampa: "Al 31 agosto avremo fatto 13,4 milioni di somministrazioni totali – ha aggiunto Bertolaso – avremo una copertura vaccinale con due dosi del 74 per cento e con una dose dell'80 per cento".

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