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Milano, tassisti rapinati con il coltello puntato alla gola: arrestato il terzo complice

È stato arrestato il terzo componente della banda che nel mese di agosto a Milano ha messo a segno delle rapine ai danni di alcuni tassisti. Gli altri due complici erano stati arrestati il 15 agosto. I quattro si fingevano clienti e poi minacciavano con un coltello l’autista. La polizia è adesso in cerca del quarto componente del gruppo.
A cura di Ilaria Quattrone
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Un frame del video pubblicato da MiaNews in cui si vede il tassista mentre viene rapinato
Un frame del video pubblicato da MiaNews in cui si vede il tassista mentre viene rapinato

È stato arrestato il terzo componente della banda che nel mese di agosto a Milano ha messo a punto una serie di rapine nei confronti di alcuni tassisti. Il ragazzo di 22 anni è stato arrestato dalla polizia nel mercato comunale di piazza Wagner, dove lavorava in una bottega di generi alimentari. Lo scorso 15 agosto erano stati sottoposti a fermo un altro 22enne e un 27enne. Adesso le forze dell'ordine sono alla ricerca del quarto componente della banda.

I soldi rubati utilizzati per comprare la cocaina

Tra il 10 e il 12 agosto il gruppetto ha messo a segno alcune rapine: i ragazzi si fingevano clienti e chiedevano di raggiungere un punto in prossimità del loro quartiere. Dalle scene riprese dalla telecamera a bordo del taxi si nota come una volta arrivati, uno dei giovani aveva il compito di bloccare l'autista, puntargli un coltello alla gola e costringerlo a cedere l'incasso della giornata sotto la minaccia: "Non ti muovere o ti ammazzo". Nel mentre gli altri due scendevano dall'auto, aprivano la portiera interiore e si appropriavano del denaro e degli effetti personali. Il 15 agosto, la polizia ha fermato due componenti della banda mentre erano intenti a fuggire a bordo di un treno diretto in Salento. Dalle testimonianze dei due è emerso che erano andati in zona Duomo "con l'idea di tirare su un po' di soldi". In quel momento quindi hanno deciso di "rapinare un taxi". Il primo tentativo non è andato a termine perché una volta saliti sul primo taxi "ci siamo resi conto che si trattava di una signora e abbiamo deciso di non rapinarla". Meno fortunato il secondo tassista. I due ragazzi hanno poi ammesso di essersi "divisi i soldi" per poi "andare a comprare cocaina. Quella notte – ha affermato poi il 27enne – ho dormito nella stazione di Certosa, ero strafatto". Il 16 agosto il giudice ha quindi convalidato i fermi e disposto la custodia in carcere.

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