Milano, festa in una cascina con musica, alcol e droga: 63 persone identificate
Una festa in una cascina alla periferia sud di Milano a base di musica, alcol e droga alla quale hanno partecipato 63 persone: è quanto scoperto ieri mattina dalle forze dell'ordine allertate da alcuni residenti della zona una volta raggiunta via Quintosole dove era stato allestito anche una sorta di punto tamponi dove poter effettuare test rapidi. Tutti i presenti sono stati identificati mentre gli agenti hanno provveduto anche a sequestrare diverse sostanze stupefacenti.
Allestito un punto all'esterno per effettuare i tamponi rapidi agli ospiti
L'allarme è scattato ieri mattina quando è giunta una segnalazione alla Centrale Operativa per una presunta festa che si stava tenendo da ore presso una cascina in via Quintosole 20: quando gli agenti sono giunti nei pressi della struttura hanno trovato effettivamente in corso una festa privata alla quale stavano partecipando 63 persone che sono state tutte identificate e che saranno sanzionate per la violazione delle norme anticontagio. Stando a quanto riferito molte di queste erano "in evidente stato di alterazione dovuto al consumo di alcolici e stupefacenti": la festa era stata organizzata nei minimi dettagli con tanto di postazione dj, composta da consolle e impianto di diffusione della musica e un angolo bar per la somministrazione di alcolici.
Trovata cocaina, crack, ecstasy e marijuana
Gli agenti hanno perquisito la cascina e i presenti e hanno rinvenuto, a carico di ignoti, diverse dosi di stupefacenti: 14 pastiglie di ectasy, alcuni grammi di cocaina, di crack, di marijuana e di metanfetamina. Un 42enne è stato denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio dopo essere stato trovato con alcune dosi di cocaina e hashish, mentre un 39enne è stato segnalato alla Prefettura "in quanto assuntore di sostanze stupefacenti". A organizzare l'evento un 48enne italiano che si è però giustificato con gli agenti spiegando di aver messo in atto tutte le misure anti contagio compresa la possibilità di eseguire dei tamponi all'ingresso. Ad occuparsene una donna che ha spiegato di aver curato l'esecuzione dei tamponi dalle ore 16 del giorno prima, con l'aiuto di due suoi amici: i poliziotti hanno rinvenuto 75 test rapidi Covid che saranno oggetto di accertamenti.
