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Milano, colpisce l’ex compagna con una mazza da baseball: arrestato

Un uomo di 28 anni è stato arrestato nel pomeriggio di ieri, venerdì 30 aprile, con l’accusa di atti persecutori nei confronti dell’ex compagna. Dal luglio 2020 e fino a oggi, la donna sarebbe stata minacciata dal 28enne. In un’occasione l’avrebbe anche picchiata con una mazza da baseball procurandole delle lesioni a una spalla.
A cura di Ilaria Quattrone
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(Immagine di repertorio)
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Ennesimo episodio di violenza nei confronti di una donna: nel pomeriggio di ieri, venerdì 30 aprile, i carabinieri di Milano hanno arrestato un uomo di 28 anni con l'accusa di atti persecutori nei confronti dell'ex compagna. Il 28enne, dal 2020 fino a oggi, avrebbe più volte molestato e minacciato la donna. In un episodio in particolare l'avrebbe colpita con una mazza da baseball procurandole delle lesioni alla spalla.

Gli atti persecutori iniziati nel luglio 2020

Le indagini, da parte del militari della stazione Milano Rogoredo condotte insieme al personale del Nucleo Operativo, hanno permesso di scoprire che i due si sarebbero lasciati nel luglio 2020. Da allora l'uomo avrebbe iniziato a perseguitare l'ex compagna, una donna di 34 anni, con telefonate e messaggi. Il 28enne l'avrebbe più volte minacciata e le avrebbe anche chiesto di restituirgli il denaro speso per invitarla a cena.

L'uomo identificato sull'autobus

In due occasioni inoltre l'uomo si sarebbe presentato sotto casa della vittima armato di una mazza da baseball: una volta avrebbe distrutto la porta d'ingresso, la seconda volta avrebbe colpito la donna procurandole delle lesioni alla spalla. L'uomo è stato individuato in piazzale Lotto sull'autobus della linea 90. Ad identificarlo è stata la vittima che si trovava sul mezzo insieme alla sorella. L'uomo si sarebbe scagliato contro le due tanto che si è reso necessario l'intervento dei militari per separarli e per inseguire il 28enne che avrebbe poi tentato di darsi alla fuga. L'uomo è stato così arrestato, denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, e portato nel carcere di San Vittore.

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