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Milano, alla Statale distributori di assorbenti a 20 centesimi: è la prima università in Italia

Distributori di assorbenti a 20 centesimi saranno installati nell’università Statale di Milano: sorgeranno nei bagni dell’ateneo che di fatto diventa il primo a proporre alle studentesse prodotti per il ciclo a prezzo calmierato. Insieme con gli assorbenti nei distributori gestiti da un’azienda privata ci saranno anche altri prodotti da bagno.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Dieci distributori di assorbenti che saranno venduti alla studentesse a 20 centesimi: saranno installati all'interno dell'Università Statale di Milano che diventa così il primo ateneo in Italia a offrire un servizio del genere.

Si tratta di un servizio fortemente voluto dalle studentesse della Statale che dopo quasi tre anni sono riuscite ad ottenere, anche se in parte, l'installazione dei distributori nell'ateneo: la richiesta infatti era quella di avere assorbenti gratuite per tutte le studentesse mentre l'obiettivo raggiunto è stato quello di un prezzao calmierato. A occuparsi dell'installazione e manutenzione ci sarà un'azienda esterna che posizionerà all'interno dei distributori oltre agli assorbenti anche altri materiali igienici (spazzolino, dentifricio, salviette, fazzoletti copriwater). I prodotti per il ciclo insieme con gli altri saranno disponibili nei bagni dell'Università nelle sedi di via Festa del Perdono, Città Studi, piazza Sant’Alessandro, via Conservatorio, dove hanno sede le facoltà umanistiche e scientifiche.

"Non abbiamo ottenuto il massimo, cioè la gratuità, ma di fronte ad istituzioni sorde, con il nostro percorso l'amministrazione della Statale farà da apripista di un'iniziativa concreta a favore del genere femminile", il commento su Facebook della lista UniSì. "L'Italia rimane un Paese indietro sia da un punto di vista fiscale con l'Iva ancora al 22% per gli assorbenti non biodegradabili, che culturale. Il ciclo continua ad essere un tabù, è tempo di superarlo" spiega Carlotta Scozia, studentessa di UniSì. La Scozia è di fatto l'unico paese che vuole rendere gratuiti e dunque pubblici i prodotti per il ciclo mestruale ed è questa l'aspirazione di tantissime associazioni femminili e studentesche che chiedono a più riprese un intervento che abbatta i costi della spesa per le donne.

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