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Merate, incendiate le auto di due giornalisti di una testata locale: “Abbiamo paura”

La sera di lunedì 12 ottobre i vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere un incendio che ha distrutto due auto di due giornalisti di Merate Online, testata locale della cittadina in provincia di Lecco. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri che non escludono la pista del dolo e di un gesto intimidatorio. Secondo alcune testate locali, i due giornalisti sarebbero stati bersaglio di altri gesti simili.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto dal profilo Facebook di Luisa Biella
Foto dal profilo Facebook di Luisa Biella

Sono state necessarie due squadre dei vigili del fuoco per spegnere le fiamme che hanno distrutto, lunedì 12 ottobre verso le 20.30, due auto parcheggiate in via Alessandro Volta a Merate, in provincia di Lecco. Proprietari delle due vetture, una Porsche Macan e una Dodge Nitro, sono il direttore Claudio Brambilla della testate giornalistica locale "Merate online" e sua moglie, anche lei giornalista, Luisa Biella. Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, l'incendio ha completamente distrutto le due auto carbonizzando i sedili interni tanto che per spegnere il rogo i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare senza sosta per circa due ore. Tocca ora ai carabinieri ricostruire l'esatta dinamica dei fatti e capire la causa dell'incendio. Finora si sa che le fiamme sono partite dalla parte anteriore delle auto avvolgendo poi come una palla di fuoco le intere vetture.

I militari stanno seguendo la pista anche dell'atto intimidatorio

I militari, che subito dopo l'accaduto hanno avviato le indagini, stanno seguendo tutte le piste possibili. Tra queste ci sarebbe anche quella del dolo. L'incendio potrebbe essere causato, secondo quanto riportato, da un gesto intimidatorio. La tesi dell'incendio doloso non la esclude neanche la moglie Luisa Biella che sulla sua pagina Facebook scrive: "Tutto può essere, sappiamo solo che l'odio porta a distruggere cose e persone. L'odio è pericoloso, non sai mai dove ti può portare". E ancora: "Avrebbero potuto ucciderci. Per fortuna che la mia nipotina era uscita poco prima". E poi a Fanpage.it ripete che per lei non ci sono dubbi, anche "secondo i carabinieri si tratta di un atto doloso. Negli anni precedenti ci hanno già tagliato le gomme dell'auto. Ora ho paura anche andando in giro per strada. Gli autori del gesto possono essere chiunque".

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