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Mentre lei perdeva il figlio, lui andava a fare shopping: condannato per maltrattamenti sulla moglie

Un uomo è stato condannato a Mantova a 26 mesi di carcere per maltrattamenti: è stato accusato di aver picchiato la moglie e averla insultata. Inoltre di essersi completamente disinteressato alla vita familiare al punto che si è poi concretizzata una tragedia: la donna ha infatti subito un distacco improvviso della placenta mentre si trovava al nono mese di gravidanza perdendo così il bambino. Aveva chiesto al compagno di rimanere a casa con lei, ma lui invece si era recato al centro commerciale per comprare alcuni vestiti.
A cura di Ilaria Quattrone
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Un uomo è stato condannato a 26 mesi di carcere perché accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie: sulla base di quanto raccontato dalla vittima, il marito l'avrebbe picchiata, minacciata con un coltello e insultata. A questo va aggiunto il fatto che si è disinteressato alla vita familiare al punto che si è poi concretizzata una tragedia.

La donna ha perso un figlio quando era incinta al nono mese di gravidanza

Come raccontato dal quotidiano La Gazzetta di Mantova la compagna, infatti, era incinta e al nono mese di gravidanza: ha perso il figlio per un improvviso distacco di placenta. Quel giorno, aveva detto al marito di non stare bene e gli aveva chiesto di rimanere a casa con lei. Il compagno, un 40enne di Mantova, aveva però deciso di andare in un centro commerciale per comprare alcuni vestiti.

Gli episodi contestati risalgono al periodo che va dal 2018 al 2022. È stata la donna a sporgere denuncia alle forze dell'ordine consentendo così l'inizio delle indagini e poi del processo. Al termine della requisitoria, il pubblico ministero ha chiesto una condanna a tre anni e 4 mesi. L'avvocato difensore, invece, ha puntato sull'assoluzione.

La condanna

L'imputato ha infatti sempre sostenuto di non aver picchiato mai la donna. Quest'ultima, invece, ha raccontato nell'ultima udienza di aver ricevuto anche calci in testa e altre botte davanti ai figli. La parte civile ha poi spiegato che da parte dell'uomo c'è stato un totale disinteresse nei confronti della famiglia sia dal punto di vista affettivo che economico. Il giudice ha deciso di condannarlo a due anni e due mesi di reclusione e al pagamento di un provvisionale, che è immediatamente esecutivo, di cinquemila euro.

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