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Covid 19

Medico positivo al Covid cerca di salire su un aereo per Milano: fermato poco prima del decollo

Un medico di Reggio Calabria è stato denunciato per aver cercato di salire su un volo diretto a Milano nonostante il tampone positivo al Covid di qualche giorno prima. L’uomo, di 45 anni, è stato fermato nella sala d’attesa dell’aeroporto di Lamezia Terme: alle autorità sanitarie che lo avevano contattato per comunicargli la positività del test aveva detto di essere già in Lombardia.
A cura di Giorgia Venturini
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Un medico positivo al Covid-19 ha tentato di imbarcarsi su un volo per Milano. A denunciare quanto accaduto sono gli uomini della polizia di frontiera aerea dell'aeroporto di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro: stando a una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo, un medico di 45 anni originario di Reggio Calabria ma residente a Milano, ha fornito false dichiarazioni alle autorità pur di salire sul volo. Eppure il tampone molecolare eseguito il 27 aprile era risultato positivo: quando l'Unità di crisi lo ha contatto per comunicargli la positività e obbligarlo alla quarantena, lui ha spiegato di trovarsi già a Milano dove era appena arrivato con un volo Ryanair preso in giornata.

Fermato dalla polizia poco prima l'imbarco

Dopo la dichiarazione del medico sono partite le segnalazioni: sono state immediatamente contattate la compagnia aerea e le autorità dell'aeroporto di Lamezia Terme. Fino all'amara scoperta arrivata poche ore dopo: dagli accertamenti – come spiega la Gazzetta del Sud – è emerso che il medico non era in realtà partito durante la giornata, ma che era piuttosto in attesa di imbarcarsi su un volo Ryanair con destinazione Milano Malpensa in serata.

Per il medico sono scattate le denunce

Immediatamente in aeroporto sono intervenuti i poliziotti che hanno trovato l'uomo in una delle aree d'attesa dell'aeroporto calabrese. Gli agenti, intervenuti in tempo, sono così riusciti a impedirgli di imbarcarsi sull'aereo e a costringerlo a recarsi a casa a Reggio Calabria per iniziare la quarantena. Nei suoi confronti è anche scattata la denuncia: ora davanti ai giudici dovrà spiegare perché ha fornito false dichiarazioni alle autorità dell'Unità di crisi di Reggio Calabria e perché, nonostante fosse a conoscenza della sua positività al virus, ha cercato a tutti i costi di prendere l'areo rischiando il far scoppiare un focolaio. L'uomo, ancor più grave un medico, era pronto a violare tutte le norme sanitarie vigenti pur di arrivare a Milano.

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