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Mattia, ucciso da un pirata della strada. L’amico che era con lui: “Ho visto il suo corpo in aria”

Mattia Rossi è morto a 31 anni: è stato travolto e ucciso da un pirata della strada. L’uomo è stato trovato poco dopo e nel sue sangue aveva un tasso di alcol superiore ai limiti consentiti.
A cura di Ilaria Quattrone
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Mattia Rossi (Fonte: Facebook)
Mattia Rossi (Fonte: Facebook)

Mattia aveva 31 anni. E la sera del 10 febbraio sarebbe dovuta essere una sera come tante in compagnia di un amico. Invece, in quella terribile notte, Mattia ha perso la vita falciato da un pirata della strada: l'uomo è stato fermato poco dopo dai carabinieri. È stato sottoposto all'alcol test e nel suo sangue aveva un tasso superiore ai limiti consentiti dalla legge. Mattia è vittima di un incidente stradale: l'ennesima. La notizia ha fatto velocemente il giro e ha sconvolto amici, famigliari e colleghi di lavoro. La Usom calcio, squadra dilettantistica di Melagnano (comune di cui il 31enne era originario), ha condiviso il suo ricordo su Facebook: "Ci sono cose nella vita difficili da capire e la scomparsa di un giovane è una di queste. Tutta la società Usom calcio si stringe alla famiglia di Mattia Rossi".

Le parole dell'amico di Mattia

L'incidente si è verificato sulla strada provinciale 13: Mattia, secondo una prima ricostruzione, stava attraversando la strada con un amico. A un certo punto, è sopraggiunta una smart bianca che lo ha travolto. Il ragazzo ha fatto un volo di alcuni metri finendo poi sull'asfalto: sul posto sono intervenuti immediatamente i medici e i paramedici del 118. Il 31enne è stato trasferito d'urgenza in ospedale con le manovre di rianimazione ancora in corso. Si è spento poco dopo: troppo gravi le ferite riportate. "Mi sono girato e ho visto il corpo di Mattia in aria", ha detto l'amico che si trovava con lui al quotidiano "Il Corriere della Sera".

Il 41enne arrestato per omissione di soccorso

Il pirata della strada è stato trovato dai carabinieri a Brugherio: è stato riconosciuto perché la sua auto aveva il parabrezza sfondato e lo specchietto penzolante. Il 41enne è stato arrestato con le accuse di omissione di soccorso e omicidio stradale. Sulla base di quanto riportato da Corsera, il 41enne era già stato denunciato nel 2004 sempre per ubriachezza alla guida: in quell'occasione gli era stata sospesa la patente per tre mesi. L'associazione delle vittime della strada si è poi espressa sulla questione chiedendo il massimo della pena cioè dodici anni.

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