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Matteo Salvini: “Una centrale nucleare in Lombardia? Nessun problema”

“Metterei una centrale nucleare in Lombardia? Che problema c’è”. Lo ha detto questa mattina il leader della Lega Matteo Salvini, intervenendo alla trasmissione Radio anch’io in onda su Radio Rai. Il dibattito sul nucleare si è riaperto dopo le parole del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, che ha aperto uno spiraglio sulle “tecnologie di quarta generazione”.
A cura di Francesco Loiacono
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Per Matteo Salvini la Lombardia potrebbe ospitare in futuro una centrale nucleare. Lo ha detto questa mattina intervenendo alla trasmissione Radio anch'io in onda su Radio Rai: "Metterei una centrale nucleare in Lombardia? Che problema c'è", ha affermato il leader della Lega. Il dibattito su un ritorno alla produzione di energia nucleare in Italia – ovviamente con centrali di nuova generazione – è tornato d'attualità negli scorsi giorni, quando il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha aperto uno spiraglio: "Si stanno affacciando tecnologie di quarta generazione, senza uranio arricchito e acqua pesante – ha detto il ministro a un evento di Italia viva -. Ci sono Paesi che stanno investendo su questa tecnologia, non è matura, ma è prossima a essere matura. Se a un certo momento si verifica che i chili di rifiuto radioattivo sono pochissimi, la sicurezza elevata e il costo basso è da folli non considerare questa tecnologia".

Il nucleare in Italia è stato fermato dal referendum del 1987

Le parole del ministro hanno riaperto un dibattito che in passato, nel 1987 e poi nel 2011, aveva portato gli italiani ad esprimersi in due Referendum che hanno sbarrato la strada al nucleare, portando alla dismissione delle quattro centrali nucleari ospitate in Italia: a Trino (in provincia di Vercelli), a Caorso (Piacenza), a Latina e a Sessa Aurunca (in provincia di Caserta), quest'ultima già chiusa nel 1982. Nel nuovo dibattito sul nucleare Salvini si è schierato dalla parte del ministro Cingolani: "Il nucleare è un'energia molto più pulita e molto meno pericolosa rispetto ad altre – ha detto alcuni giorni fa in un'intervista al quotidiano "la Repubblica" – Se uno già dice no a valutare dimostra chiusura mentale. La valutazione non comporta già un giudizio – ha aggiunto il leader del Carroccio -. Secondo me è stato un errore fermarsi in passato. È chiaro che è un tipo di scelta che ti porta i risultati dopo 15 anni, non dopo 15 giorni, però idrogeno verde, blu ed energia pulita perché no?".

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