Maltempo a Milano, allerta meteo per rischio idrogeologico: chiesto lo stato di emergenza

Prosegue fino alla mezzanotte di domani, sabato 27 settembre, l'allerta meteo gialla (ordinaria) per rischio idrogeologico diramata su Milano dalla Protezione Civile. Nel frattempo, la Lombardia ha chiesto lo stato di emergenza a livello nazionale per il maltempo che ha colpito la Regione dal 10 settembre ed è "tuttora in corso".
Durante l'allerta meteo i cittadini e le cittadine sono invitate a porre particolare ad alcuni accorgimenti. Nello specifico, fare attenzione in prossimità delle aree a rischio esondazione dei fiumi Lambro e Seveso e dei sottopassi. Non solo. In caso di maltempo le istituzioni ricordano di non sostare sotto e nelle vicinanze degli alberi e nei pressi di impalcature di cantieri, dehors e tende. Le forti piogge potrebbero, infatti, causare eventuali crolli o cedimenti.
Infine, è importante provvedere alla messa in sicurezza di oggetti e vasi sui balconi e di tutti i manufatti che possono essere spostati dalle intemperie. Proprio per la sicurezza dei cittadini è consigliato prestare attenzione ai fenomeni meteorologici in occasione di eventi all'aperto, al fine di prevenire situazioni di pericolo.
In ogni caso, il Centro operativo comunale (COC) della Protezione civile sarà attivo per il monitoraggio e per coordinare gli eventuali interventi in città. A Milano, inoltre, chiunque volesse essere informato sui rischi meteorologici potrà collegarsi al sistema di allerta della protezione civile.
Maltempo in Lombardia, Fontana chiede lo stato di emergenza
La Lombardia ha chiesto lo stato di emergenza a livello nazionale per il maltempo che ha colpito la Regione dal 10 settembre ed è "tuttora in corso". Il governatore Attilio Fontana ha inviato oggi, venerdì 26 settembre, la richiesta alla premier Giorgia Meloni facendo riferimento ai "fenomeni intensi" che dal 9 all'11 hanno colpito la zona fra Como e Lecco e quelli del 22 settembre, quando ci sono stati gravi allagamenti a Milano e problemi fra Como, Monza, Varese, ma anche Sondrio, Bergamo, Brescia, Lecco e Pavia.
Nella lettera Fontana ha ricordato che i vigili del fuoco hanno eseguito 400 interventi nella sola giornata del 22 settembre con strade interrotte per frane, danni a edifici pubblici e provati, più di 70 sfollati solo nel Comasco che "non potranno rientrare nelle proprie abitazioni a breve". Per questo, "si chiede per gli eventi accaduti in Lombardia a partire dal 10 settembre e tuttora in corso, l'applicazione dell'art. 24, comma 1, che prevede la deliberazione da parte del Consiglio dei Ministri dello stato di emergenza di rilievo nazionale".