Madalina Ghenea perseguitata da una stalker, l’ex fidanzato Leonardo Maria Del Vecchio: “Continue minacce di morte”

"Viveva nel terrore, era continuamente perseguitata". Così anche Leonardo Maria Del Vecchio, ex fidanzato dell'attrice romena Madalina Diana Ghenea, ha confermato oggi di fronte alla quinta sezione penale del Tribunale di Milano le continue molestie e minacce online ricevute per anni dalla star del film di Paolo Sorrentino Youth – La giovinezza da parte di una donna di 45 anni, domiciliata a Limbiate (Milano), che si trova ora a processo con l'accusa di stalking aggravato: a lei, infatti, sarebbero risultate intestate le utenze e gli pseudonimi con cui ha perseguitato la 37enne, "pubblicando in modo petulante commenti offensivi sul suo profilo Instagram e inviando messaggi del medesimo tenore ai suoi contatti, individuati sui profili social".
I post di insulti contro Madalina Ghenea
Dal 2019, sotto ogni post pubblicato online dall'attrice e co-conduttrice del Festival di Sanremo nel 2016, fioccavano infatti ogni giorno commenti di questo tenore: "Ti sarai messa nella raccolta della plastica con queste labbra rifatte?". Oppure: "Quanto te la tiri, ricordati che devi morire", accompagnato dall’emoticon di una bara. Senza contare alcuni episodi apparentemente casuali ma forse collegati da un medesimo, spaventoso filo conduttore: il furto di un trolley contenente un milione di euro in gioielli all'aeroporto di Roma Fiumicino nel 2022 e l'intrusione solo qualche mese prima da parte di ignoti nel suo appartamento di Milano, dove risiedeva con la figlia minorenne, senza che le venisse rubato niente.

Il furto del trolley all'aeroporto di Roma Fiumicino
"Chi ha rubato il trolley sembrava essere a conoscenza di informazioni personali che gli hanno permesso di progettare il colpo con grande anticipo", avevano fatto sapere al tempo dallo staff della donna. "Questo è solo l’ultimo di una serie di episodi molto gravi che la vedono protagonista, talmente anomali e circostanziati che paiono, assai verosimilmente, essere riconducibili ad una stessa regia persecutoria che si protrae ormai da anni con il solo obiettivo di distruggere la vita e la professionalità dell'attrice". Riducendola in uno stato persistente di ansia e terrore, facendole perdere innumerevoli opportunità professionali e personali.
"Non potevo più comunicare pubblicamente i miei spostamenti, la mia vita come da contratto durante le promozioni dei film e dei festival", aveva raccontato Ghenea. "Non potevo più dare informazioni su di me, avevo paura a uscire di casa. Non potevo più vivere. Ci è voluto tanto tempo per arrivare fino qui, tante denunce".
Leonardo Del Vecchio: "Tutti i suoi contatti presi di mira"
Una rodata macchina del fango che aveva preso di mira anche parenti, amici e colleghi di lavoro della modella. A venire bersagliati, secondo quanto emerso dalle indagini, sono stati quindi anche i registi Ridley Scott, che ha diretto la 38enne romena nel kolossal House of Gucci, Paolo Genovese e lo stesso Sorrentino, bombardati da mail anonime di insulti contro Madalina Ghenea.
"C'erano giorni in cui Madalina non riusciva neanche a lavorare, era perseguitata da attacchi violenti e minacce di morte", è stata la testimonianza di Del Vecchio jr., ex fidanzato poi rimasto amico della modella (ora parte civile nel processo, insieme alla madre). "Sono diventato anche io target di account fake che mi scrivevano male di lei, screditandola. Succedeva a tutte le persone intorno a lei, per rapporti personali o lavorativi. Madalina si era interessata anche all'acquisto di due porte blindate di alta qualità per proteggere sé stessa e la famiglia".