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Lombardia zona arancione, è caos. Fontana: “Speranza è d’accordo, ma non prima del 3 dicembre”

Prima l’annuncio del sindaco di Lodi Sara Casanova (“La Lombardia si appresta a diventare zona arancione”), poi le voci su una smentita di Speranza e dopo ancora la conferma di Attilio Fontana (“La Lombardia resta zona rossa fino al 3 dicembre”). Ma ora è arrivato un altro dietrofront: il governatore ha annunciato di aver sentito il ministro Speranza che condivide l’istituzione di una zona arancione in Lombardia al più presto.
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A cura di Filippo M. Capra
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Prima sembrava mancasse poco tempo per vedere la Lombardia zona arancione, come sostenuto dalla sindaca di Lodi Sara Casanova ("So che sta per avere la firma del ministro Speranza perché la Lombardia entri nella zona-covid arancione"), poi Speranza l'aveva smentita, con tanto di conferma di Fontana stesso ("Nonostante la mia opposizione, il Governo intende mantenere in vigore fino al 3 dicembre le attuali misure restrittive e, quindi, lasciare la Lombardia in zona rossa"). Infine pochi minuti fa, è arrivato l'ennesimo ribaltone.

Dietrofront, la zona arancione in Lombardia si fa

Il governatore della Lombardia ha infatti annunciato di aver "avuto un confronto schietto e diretto con il ministro Speranza. Entrambi condividiamo che, secondo il modello delle ‘zone' predisposto dal Governo, la Lombardia abbia tutti i requisiti per passare da quella rossa a quella arancione". Fontana ha quindi concluso dicendo che "ci siamo lasciati con l'impegno di riaggiornarci molto presto per verificare quella che realmente può essere la data giusta per allentare le misure restrittive nella nostra regione".

Fontana aveva detto: Il Governo ha deciso di lasciarci in zona rossa

Dopo le parole della Casanova, una agenzia di Askanews riportava la decisione del ministro della Salute Roberto Speranza il quale avrebbe comunicato ai governatori che probabilmente non ci saranno passaggi di fascia delle Regioni nel corso di questa settimana. Il ministro ha giustificato la scelta ricordando che non è il momento di allentare la tensione. E a conferma di ciò, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana aveva diramato una nota in cui dichiarava che "nonostante la mia opposizione, il Governo intende mantenere in vigore fino al 3 dicembre le attuali misure restrittive e, quindi, lasciare la Lombardia in zona rossa".

Il governatore lombardo: Da due settimane parametri da zona arancione

Il governatore lombardo aveva inoltre aggiunto che "nel Dpcm sono presenti automatismi secondo i quali la Lombardia è da due settimane pienamente nei parametri previsti per il passaggio in zona arancione". Quindi, Fontana aveva ribadito di aver fatto presente al Governo "che, così come si applicano automatismi in senso negativo, gli stessi devono essere attuati quando la situazione migliora". Il governatore aveva infine concluso dicendo che "restare in zona rossa significa non fotografare la realtà dei fatti e non considerare i grandi sacrifici dei lombardi".

Cosa cambia con l'istituzione della zona arancione

Tra le principali variazioni di limitazioni tra zona rossa e zona arancione, c'è quella relativa agli spostamenti all'interno del proprio comune. Nelle zone classificate come rosse, è sempre vietato ai cittadini spostarsi all'interno del proprio comune se non per comprovate esigenze di lavoro, necessità e/o salute, che devono essere dimostrate con un'autocertificazione. Con l'istituzione della zona arancione, invece, in Lombardia i cittadini saranno liberi di girare per il proprio comune senza dover giustificare la motivazione dello spostamento

Resta in vigore il coprifuoco nazionale

Resterà in vigore il coprifuoco nazionale, motivo per cui l'autocertificazione tornerà obbligatoria in caso di uscita tra le 22 e le 5 del mattino seguente. Anche in questo caso, chi si muoverà dal proprio domicilio nelle ore notturne dovrà dimostrare di essere in giro per comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute.

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