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Lombardia, il Consiglio regionale salva Fontana: bocciata la sfiducia al governatore

Al termine di un dibattito durato cinque ore il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni nei confronti del presidente Attilio Fontana. Il documento, che accusava il governatore di aver commesso errori e mancanze nella gestione dell’emergenza Coronavirus, ha ricevuto 49 voti contrari e 29 favorevoli. Aspro scontro tra i consiglieri di Pd e M5S e l’esponente di Italia Viva, Patrizia Baffi, autrice di un intervento in difesa della giunta molto applaudito del centrodestra.
A cura di Simone Gorla
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Il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni nei confronti del governatore Attilio Fontana. Il documento presentato dai partiti di minoranza imputava alla giunta regionale errori e mancanze nella gestione dell'emergenza coronavirus. Sono stati 49 i voti contrari, arrivati da tutta la maggioranza di centrodestra. Per la sfiducia ha votato l'opposizione, 29 voti. Non era in aula al momento della votazione la consigliera di Italia Viva, Patrizia Baffi.

Movimento 5 Stelle consegna scatoloni a Fontana: vada a casa

Il dibattito sulla mozione, molto animato, è durato oltre 5 ore con gli interventi di molti consiglieri di tutti gli schieramenti. Durante la seduta il Movimento 5 Stelle Lombardia ha portato in aula alcuni scatoloni da trasloco, ognuno etichettato con il nome di un assessore regionale e del presidente, per chiedere alla giunta di andarsene. Per il capogruppo M5S Massimo De Rosa, "nell'interesse dei lombardi, Fontana, i suoi assessori e questa maggioranza devono andare a casa. Hanno dato prova per mesi di incompetenza e incapacità; non sono assolutamente in grado di gestire la nuova fase di pandemia e il rilancio della Lombardia".

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Scontro tra opposizioni e consigliera di Italia Viva

Uno scatolone è stato consegnato anche alla consigliera di Italia Viva Patrizia Baffi, unica esponente dell'opposizione che non ha firmato la mozione di sfiducia, già al centro delle polemiche in occasione della sua elezione a presidente della commissione d'inchiesta sul covid con il solo voto del centrodestra. Oggi in aula Baffi è stata autrice di un duro attacco contro Partito democratico e Movimento 5 Stelle. "Da parte della minoranza sono stata messa alla gogna, sono stata sottoposta a un linciaggio mediatico anche dai consiglieri democratici, parola scritta ormai soltanto nel titolo. Mentre io guardavo negli occhi la morte, c'era chi qui inneggiava agli aperitivi, non rendendosi conto di quello che succedeva", ha detto rivolta ai consiglieri del Pd, ricevendo gli applausi del centrodestra. "Oggi è un giorno triste, l'opposizione finge di ergersi a giudice della maggioranza. È un mero gioco delle parti messo in campo in piena pandemia e quindi ancora più discutibile quanto irresponsabile", ha sottolineato Baffi, dicendosi convinta che "una valutazione seria e approfondita potrà essere fatta solo quando avremo elementi e dati completi a livello della pandemia calati a livello globale.

Fontana: Mozione inconsistente, perso tempo

A margine del voto Fontana ha parlato di una "mozione di sfiducia molto inconsistente" e di "tempo perso". "La maggioranza ha dato risposte molte chiare a tutte le presunte contestazioni. Abbiamo perso un po' di tempo, adesso dobbiamo ricominciare a lavorare alle cose che servono ai nostri cittadini", ha affermato il governatore lombardo, che ha avuto parole di stima per la consigliera Baffi. "Ha sempre dimostrato una grande onestà intellettuale, una persona che ha sempre deciso con la propria testa e oggi ha motivato le ragioni per le quali era contraria a questa mozione, ha dato spiegazioni assolutamente logiche".

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