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Lieto fine per Deborah Iori: vola negli Usa la donna affetta da malattia genetica rara

Nell’ultimo giorno possibile oltre il quale la sua condizione di salute sarebbe peggiorata drasticamente, Deborah Iori è riuscita a partire per Dallas verso quell’unico centro al mondo in grado di offrirle le cure per la sua malattia genetica. Deborah aveva chiesto un volo sanitario alle istituzioni, come era successo a marzo, già a fine novembre senza però ottenere risposta. Fino a pochi giorni fa quando Regione Lombardia e la Prefettura di Varese sono riuscite a organizzarle un volo salvavita per oggi 21 gennaio.
A cura di Giorgia Venturini
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È riuscita a volare a Dallas Deborah Iori, la donna di 44 anni di Varese che nei giorni scorsi aveva chiesto aiuto per un volo salvavita per raggiungere quel l'unico centro degli Stati Uniti in grado di fornirle le cure necessarie alla sua malattia rara. Un volo dell'ultimo minuto: la data ultima infatti era proprio fissata per oggi 21 gennaio, da domani sarebbe rimasta senza medicinali. Così già a metà novembre Deborah aveva lanciato un appello alle istituzioni: "Mi sono informata – aveva raccontato a Fanpage.it – in questo periodo per raggiungere gli Stati Uniti occorrono 39 ore di viaggio, con tre scali. Un'impresa per una persona sana, impossibile per una donna con la mia patologia che mi costringe a viaggiare con l'ossigeno e a fare iniezioni a distanza di poco tempo. Non solo, i miei farmaci devono essere tenuti a basse temperature in un piccolo frigorifero".

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La partenza alle 7.36 di oggi 21 gennaio

Così si era rivolta alle istituzioni richiedendo un volo di Stato per Dallas, esattamente come era successo a marzo: "Il 27 Novembre scorso il centro di riferimento ha richiesto nuovamente un volo di stato sanitario, dal momento che attualmente le mie condizioni non sono più compatibili con voli di linea normali, che in tempi di Covid sarebbero per me dei veri e propri viaggi della speranza del trasporto dei medicinali e degli squilibri metabolici che la patologia stessa comporta", entra nel dettaglio Deborah. Già a novembre la Prefettura di Varese si era attività immediatamente per richiedere ad Ats un volo salvavita senza però ricevere risposte. Fino a quando l'appello arriva all'assessore regionale alla Disabilità Alessandra Locatelli "che si è presa a cuore personalmente la nostra vicenda. Quindi sono riuscita a partire verso Dallas alle 7.36 proprio della mattina del 21 gennaio da Malpensa con un volo sanitario". Resta però ancora tutto da organizzare il volo di ritorno. Poi Deborah conclude: "Chiedo dunque alle istituzioni di non rivivere mai più queste sofferenze, perché una malata disabile grave ha solo le forze per combattere una patologia, figuriamoci se a ciò si aggiunge anche la burocrazia".

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