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Non riesce più a camminare dopo una partita di calcetto: i medici riconoscono la malattia rara e gli salvano la gamba

Un 35enne è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico all’ospedale San Gerardo di Monza. I medici gli avevano diagnosticato una rara malattia che avrebbe potuto essere un pericolo alla vitalità della gamba.
A cura di Enrico Spaccini
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Il dottor Vittorio Segramora (al centro) insieme all'equipe medica del San Gerardo di Monza
Il dottor Vittorio Segramora (al centro) insieme all'equipe medica del San Gerardo di Monza

I chirurghi vascolari dell'ospedale San Gerardo di Monza sono riusciti a salvare la gamba di un 35enne affetta da una rara patologia che aveva messo in pericolo la vitalità dell'arto. Il giovane aveva iniziato ad accusare un intenso dolore durante una partita di calcetto, dopodiché camminare stava diventando per lui sempre più difficile. La malattia, detta cistica avventiziale, gli aveva colpito l'arteria della gamba destra e, con la comparsa di cisti, rendeva difficoltoso il passaggio del sangue.

Il dolore alla gamba durante la partita di calcetto

Il 35enne aveva percepito i primi sintomi della malattia all'incirca un anno fa. Residente in Sicilia, il giovane aveva accusato un intenso dolore alla gamba destra durante una partita di calcetto. Non aveva prestato troppa attenzione a quel fatto, poiché il dolore era regredito spontaneamente. Tuttavia, si era reso conto che camminare era diventato più difficile e la gamba iniziava a fargli male dopo pochi passi.

Così il 35enne ha deciso di sottoporsi a una serie di esami al San Gerardo di Monza che hanno consentito la diagnosi della rara patologia. La malattia cistica avventiziale gli aveva colpito l'arteria poplitea e aveva portato alla formazione di numerose cisti nello spessore della parete arteriosa. Nel tempo, queste tendono ad aumentare portato a una compressione del vaso dietro il ginocchio arrivando a mettere in pericolo la vitalità della gamba.

L'intervento a Monza

L'intervento è stato condotto dal dottor Vittorio Segramora, direttore della Chirurgia vascolare della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza, con l'aiuto chirurgo vascolare, il dottor Savino Pasquadibisceglie, l'anestesista, dottoressa Margherita Scanziani, gli infermieri e lo staff di sala. "La terapia chirurgica consiste nell’eliminare completamente il tratto di arteria coinvolto", ha spiegato Segramora, "e sostituirlo con una vena prelevata dal paziente stesso".

Come ha raccontato il direttore della Chirurgia vascolare, si tratta di un "intervento delicato e reso difficoltoso delle tenaci aderenze" causate dalle cisti "che impongono un meticoloso e attento isolamento dei nervi e delle vene che devono essere preservati per garantire la normale funzionalità della gamba”.

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