Licenziato (poi reintegrato) per aver segnalato un errore sui permessi per assistere la moglie: cos’è successo

Duecento lavoratori hanno scioperato per 4 giorni consecutivi davanti ai cancelli della fabbrica Deloro Microfusione, a Fizzonasco di Pieve Emanuele (Milano) dopo aver appreso la notizia del licenziamento di Fabio Orlando, collega e operaio specializzato di 48 anni, a causa di un errore burocratico sui permessi 104 usati per assistere la moglie invalida. Ieri sera, mercoledì 30 luglio, dopo una giornata di trattative, il reintegro dell'operaio: "Il licenziamento sarà convertito in un provvedimento disciplinare", ha fatto sapere Elena Dorin, segretaria generale della Fiom di Milano.
Ma facciamo un passo indietro. Tutto è iniziato venerdì 25 luglio quando, una volta giunto in fabbrica, Orlando è stato convocato dalla direzione che gli ha consegnato una lettera di licenziamento per una "condotta lesiva della buona fede", e un utilizzo "non spettante" di permessi previsti dalla Legge 104/92 per assistere familiari disabili in situazione di gravità o fruiti dai lavoratori disabili. Da questo, secondo il provvedimento, sarebbe conseguito un "trattamento non dovuto" erogato dall'Inps e una "violazione degli obblighi di diligenza e fedeltà".
Secondo quanto appreso, da anni Orlando sarebbe fruitore della 104 per assistere la moglie a cui è riconosciuta un'invalidità del 75%. Lo scorso aprile, accorgendosi di un'anomalia relativa ai permessi, l'operaio ha segnalato il problema all'Inps, autodenunciandosi. A seguito dei controlli effettuati dall'istituto di credito, l'azienda lo ha accusato di aver goduto di 30 mesi di permessi retribuiti che non gli spettavano e, per questo, l'operaio sarebbe stato licenziato. Anche se "l'ufficio del personale avrebbe dovuto essere a conoscenza della necessità di revisione del certificato di invalidità. E informarne il dipendente", ha osservato in merito Andrea Torti, della Fiom di Milano.
Appresa la decisione dell'azienda, la reazione dei colleghi non si è fatta attendere. "Ci siamo fermati subito", ha riferito un operaio della Deloro che, insieme ad altri 200 colleghi, ha iniziato a scioperare per chiedere il "ritiro del provvedimento disumano" nei confronti di Orlando. Dopo 4 giorni di presidio e diversi incontri tra direzione e rappresentanti sindacali è arrivata la svolta. Ad annunciarla Elena Dorin, segretaria generale della Fiom di Milano: "Con gioia vi comunichiamo di aver raggiunto un'intesa: il licenziamento sarà convertito in un provvedimento disciplinare, domani discuteremo con l'azienda i dettagli. Grazie e tutte e tutti gli operai, in questi giorni abbiamo scritto insieme una pagina che cancella un'ingiustizia all'insegna della solidarietà".