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Omicidio Carol Maltesi

L’ex moglie di Davide Fontana: “L’ho incontrato dopo l’omicidio di Carol. Nessun sospetto, era tranquillo”.

L’ex moglie precisa che durante gli incontro con Fontana non ha mai sospettato nulla. Precisa anche che in tutti gli anni che sono stati insieme non ha mai subito violenza.
A cura di Giorgia Venturini
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"La richiesta di separazione dal marito è stata depositata lo stesso giorno che Davide Fontana è stato arrestato". Lo precisa a Fanpage.it l'avvocato Antonino Crea dello studio Slc – Milan Law firm: l'avvocato Crea è il legale di Silvia, ovvero la ex moglie del 42enne che si trova in carcere con l'accusa di aver ucciso Carol Maltesi. L'avvocato spiega che Fontana aveva incontrato la moglie anche i giorni successivi all'omicidio, per accordarsi soprattutto sulla vendita della casa. Durante gli incontri la donna ha precisato di aver visto il marito tranquillo e che nulla l'ha mai insospettita. "Voglio rassicurare tutte le persone che mi conoscono che non ho mai subito violenza da Fontana", tiene a precisare la donna tramite un comunicato stampa firmato anche dal suo avvocato. La coppia è stata insieme per molti anni prima di decidere di separarsi nel 2021.

La vittima Carol Maltesi
La vittima Carol Maltesi

La moglie di Fontana non ha mai subito violenza

La ex moglie di Fontana, i due non sono ancora legalmente divorziati, precisa anche che: "I miei rapporti con Davide Fontana si sono interrotti il 19 marzo del 2021. Da quel momento non abbiamo più convissuto e abbiamo comunicato esclusivamente per la gestione di aspetti pratici legati alla separazione e alla gestione ordinaria di beni in comune". I due infatti stavano vendendo la casa: la trattativa con l'acquirente ora si è fermata. Molto probabilmente – come spiega il legale Crea – il 50 per cento di Fontana dei soldi ottenuti dalla vendita verranno messi a disposizione per un eventuale risarcimento deciso dal giudice. Poi la ex di Fontana conclude: "Esprimo tutta la mia vicinanza alla famiglia della vittima. Ho la massima fiducia nella magistratura. Sono provata e tremendamente addolorata per quanto accaduto, straziata per il dolore che questo uomo ha provocato". La donna infatti ha fin da subito puntato il dito contro l'uomo, schierandosi dalla parte della famiglia della vittima.

La casa di Rescaldina dove è avvenuto il delitto
La casa di Rescaldina dove è avvenuto il delitto

I sopralluoghi nella casa di Carol dove è avvenuto il delitto

Ora Davide Fontana si trova nel carcere di Brescia. Intanto in questi giorni continuano le indagini degli inquirenti e investigatori per cercare le conferme alla confessione del 42enne che la notte di martedì scorso ha raccontato di aver ucciso Carol Maltesi al termine di un gioco erotico: l'ha presa prima a martellate, le ha poi tagliato la gola. L'ha tagliata in 15 pezzi e ha nascosto il corpo in un congelatore. Infine ha rinchiuso tutto in sacchi della spazzatura e li ha gettati tra le colline bresciane. Come spiegato dal procuratore, le affermazioni di Fontana hanno trovato riscontro nel primo sopralluogo effettuato sabato. La scena del delitto è stata però minuziosamente ripulita. Sono state trovate alcune tracce ematiche e degli stracci, con i quali potrebbe essere stato tolto il sangue di Carol, che saranno periziati. Altre risposte gli inquirenti le cercano nei dispositivi elettronici sequestrati sia a casa di Davide Fontana che nell'appartamento di Carol.

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