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L’evaso Massimo Riella pronto a costituirsi, l’avvocato: “Credo di averlo convinto”

Massimo Riella sarebbe pronto a costituirsi. L’uomo, evaso da più di due mesi dal carcere Bassone di Como, sarebbe stato convinto ad arrendersi dal proprio avvocato Roberta Minotti.
A cura di Filippo M. Capra
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Massimo Riella sarebbe pronto a costituirsi. L'uomo, evaso da più di due mesi dal carcere Bassone di Como, sarebbe stato convinto dal proprio avvocato, Roberta Minotti, ad arrendersi e tornare nella casa circondariale per scontare la sua pena. Come riportato dallo stesso legale, nei giorni scorsi è andato in scena un incontro tra i due "in un posto isolato". La Minotti ha spiegato di aver "avuto un colloquio con Riella finalizzato a convincerlo a costituirsi".

Riella pronto a costituirsi due mesi dopo l'evasione

A seguito dell'incontro con il suo assistito, l'avvocato ha dichiarato di crede di "esser riuscita" a portare dalla sua parte Riella "per accompagnarlo in una struttura carceraria diversa da quella da cui è evaso". L'obiettivo di portarlo in una nuova casa circondariale deriva dal fatto che Riella sarebbe scappato dal Bassone di Como a causa di alcuni agenti di polizia penitenziaria. Riella è in fuga dallo scorso 12 marzo ed è braccato dalla polizia che lo sta cercando senza sosta. L'occasione per allontanarsi dagli agenti, è stata una visita alla madre sepolta nel cimitero di Brenzio. Stava scontando una condanna per rapina nei confronti di due anziani. La Minotti, parlando del suo incontro con il fuggitivo, ha aggiunto che Riella "è stato ferito e mi ha mostrato dove". La ferita dovrà essere in futuro valutata dal medico legale per capire se è compatibile con un colpo d'arma fuoco, presumibilmente sparato da un agente durante le prime fasi della fuga.

L'avvocato: Credo di averlo convinto

Stando a quanto riportato dal legale, l'uomo "è molto provato da questa vita che sta conducendo e vorrebbe interrompere. Vivere da braccato non è quello che voleva fare. È spaventato e ha molta paura dopo che è stato colpito. Voleva delle rassicurazioni che io non gli potevo garantire, ma gli ho spiegato che cercherò di assisterlo per dimostrare la sua estraneità a questo brutto fatto che gli è stato contestato". Infine, l'avvocato ha aggiunto di aver comunicato a Riella "di essere disponibile a portarlo in un carcere da lui indicato" e di essere "in attesa che mi venga comunicato giorno e ora e poi lo accompagnerò. Spero sia il più presto possibile", ha poi concluso.

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