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L’enorme antenna esagonale cerca acqua tocca i cavi dell’alta tensione e cade dall’elicottero: sequestrata

L’antenna esagonale cerca acqua che sorvolava il territorio bresciano alla ricerca dell’acqua, si è schiantata al suolo. Durante un volo, ha toccato la linea di guardia dei cavi dell’alta tensione.
A cura di Enrico Spaccini
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L'antenna caduta dall'elicottero (foto da Vigili del fuoco)
L'antenna caduta dall'elicottero (foto da Vigili del fuoco)

Un'antenna esagonale dalla struttura di 20 metri per 30 si è staccata dall'elicottero dove era montata ed è finita in un terreno agricolo di via Malta, nel Bresciano. Si tratta di una tecnologia che da settimane viene utilizzata per combattere la siccità. Il suo obiettivo, infatti, è cercare falde acquifere e sorgenti nel sottosuolo finora inutilizzate. Dopo l'incidente di ieri, sabato 25 marzo, l'intera struttura è stata posta sotto sequestro e ora le indagini sono in corso.

È successo tutto nelle prime ore del pomeriggio. Da una prima ricostruzione, pare che il cestello esagonale abbia toccato la linea di guardia dei cavi dell'alta tensione. Così facendo, l'ha tranciata provocando anche il distaccamento dell'antenna. Questa è poi finita su in un terreno agricolo a sud della città di Brescia.

L'antenna rabdomante

Frutto della tecnologia danese Skytem, il segnale prodotto dall'antenna riesce ad arrivare fino a 350 metri sottoterra. La variazione nel tempo del campo magnetico che genera, e che la società produttrice ha specificato e ribadito più volte come non rappresenti in alcun modo un pericolo per la fauna né la salute umana, produce nel sottosuolo delle correnti elettriche a cui è associato un campo magnetico secondario che viene rilevato dallo strumento durante il volo. Così facendo, può rilevare la presenza di risorse idriche mai scoperte fino ad ora e, inoltre, può portare alla luce anche problemi di contaminazione delle vene idriche.

L'antenna in funzione (foto da Facebook)
L'antenna in funzione (foto da Facebook)

Il progetto, che va avanti dal 2021, è coordinato dall'Ufficio d'Ambito di Brescia, in collaborazione con i gestori A2a Ciclo Idrico e Acque Bresciane. È stato stimato che ogni giorno l'elicottero è in grado di percorrere in media circa 150 chilometri. Nel 2023 dovrebbe percorrerne in tutto 15.750, sorvolando così 1.795 chilometri quadrati di territorio. Ultimato lo studio, gli enti competenti dovranno valutare eventuali azioni a tutela del suolo e delle risorse idriche. Le informazioni che raccoglierà verranno messe a disposizione dell'intera collettività.

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