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Le mani della ‘ndrangheta sui parcheggi di Malpensa: 22 condanne tra cui un ex consigliere comunale

Si è concluso con 22 condanne a oltre cento anni di carcere il processo con rito abbreviato per l’inchiesta Krimisa, l’operazione della Dda di Milano che ha svelato gli interessi della ‘ndrangheta sui parcheggi dell’aeroporto di Malpensa e le infiltrazioni criminali tra le istituzioni di alcuni comuni del Varesotto. Al centro dell’inchiesta gli affari della cosca di Lonate Pozzolo (Varese), legata alla famiglia Farao-Marincola di Cirò Marina (Crotone). Tra i condannati anche un ex consigliere comunale di Fratelli’D’Italia a Ferno.
A cura di Simone Gorla
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Si è chiuso con 22 condanne per un totale di oltre cento anni di carcere il processo con rito abbreviato per l'inchiesta Krimisa che ha portato alla luce gli interessi della ‘ndrangheta nel varesotto. Secondo quanto ha ricostruito la Direzione distrettuale antimafia di Milano, la cosca di Lonate Pozzolo (Varese), legata alla famiglia Farao-Marincola di Cirò Marina (Crotone) faceva affari con i parcheggi attorno all'aeroporto di Malpensa.

Processo sulla ‘Ndrangheta a Malpensa: 22 condanne a oltre cento anni di carcere

Il gup di Anna Magelli ha condannato a 18 anni il boss Mario Filippelli, a 14 anni e 8 mesi per il capo della locale Vincenzo Rispoli, a 8 anni e 8 mesi l'ex consigliere comunale di Fratelli'D'Italia a Ferno (Varese) Enzo Misiano. Tra i condannati anche Emanuele De Castro e il figlio Salvatore, rispettivamente a 5 anni e 2 anni e 2 mesi, che dopo l'arresto hanno deciso di collaborare con inquirenti e investigatori. Nel processo, celebrato nell'aula bunker di Piazza Filangieri a Milano, sono state in larga parte accolte le richieste dei pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia, Cecilia Vassena e Alessadra Cerreti, titolari del'inchiesta. Per due imputati il giudice ha dichiarato il non doversi procedere, avendo riqualificato il reato di estorsione in percosse, per la mancanza di una querela. Assolto perché il fatto non sussiste G. V., investigatore privato ed ex consulente esterno della Procura della Repubblica di Busto Arsizio e di quella di Varese.

Le cosche avevano messo le mani sui parcheggi esterni dell'aeroporto

La maxi operazione dei carabinieri scattata la mattina del 4 luglio 2019 era arrivata al termine delle indagini, che avevano accertato anche le filtrazioni della criminalità organizzata all'interno degli apparati istituzionali locali nel Varesotto, con il coinvolgimento anche dell'ex sindaco di Lonate Pozzolo. Le mani della ‘ndrangheta avevano raggiunto anche alcuni parcheggi privati all'esterno dallo scalo di Malpensa. Due quelli sequestrati dai carabinieri: il "Malpensa Car Parking" e il "Parking Volo Malpensa", oltre a metà delle quote della società "Star Parkings". In totale il valore dei beni sequestrati è di circa due milioni di euro.

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