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Lancia petardi contro i passanti fuori dalla stazione e prova a scappare: 15enne denunciato

La polizia ha bloccato e denunciato un 15enne sorpreso mentre lanciava petardi contro i passanti. Il ragazzo, dopo averne tirato qualcuno anche contro gli agenti, ha provato a fuggire.
A cura di Enrico Spaccini
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Un 15enne è stato denunciato a piede libero per resistenza nel tardo pomeriggio di venerdì 29 dicembre dalla polizia a Bergamo. Il ragazzo era stato sorpreso in piazzale Marconi, poco fuori dalla stazione ferroviaria, lanciare petardi contro i passanti. Prima di venire bloccato dagli agenti, il giovane ha provato a fuggire tirando contro di loro altro materiale esplosivo. Portato in Questura, è tornato a casa insieme alla madre.

Il 15enne lanciava petardi contro i passanti

Erano circa le 19 del 29 dicembre quando il 15enne, di origine tunisina e residente in un paese dell’hinterland, si trovava in piazzale Marconi insieme ad alcuni coetanei. In quel momento, una volante della Questura che pattugliava la zona ha deciso di fermarsi per capire da dove provenissero i boati che si sentivano in piazza.

Gli agenti, allertati anche da diversi passanti, hanno subito notato il 15enne che lanciava petardi contro le persone che gli capitavano a tiro e anche contro alcuni dei suoi amici. I poliziotti hanno provato a farlo desistere, ma il giovane invece di fermarsi ha iniziato a lanciare gli esplosivi anche contro di loro per poi scappare verso il centro città.

L'inseguimento e la denuncia a piede libero

L'inseguimento a piedi è durato pochi minuti, il tempo di percorrere circa duecento metri e lanciare una scatola di petardi in un cespuglio. Dopo un tentativo di resistenza, il 15enne è stato bloccato a terra dagli agenti. Il ragazzo non aveva con sé alcun documento, quindi è stato condotto in Questura e denunciato a piede libero per resistenza.

Una volta sequestrato il materiale pirotecnico, compreso quello gettato tra la vegetazione durante la fuga, è stata chiamata la madre del ragazzo che è passata poco dopo per riportare il figlio a casa.

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