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La storia di Rebecca, la bambina a cui le pizzerie di tutta Europa dedicano una pizza speciale

Sono sempre di più le pizzerie in tutta Italia e non solo che propongono nel loro menù la “pizza Rebecca”. Si tratta di una speciale creazione ideata dallo zio di Rebecca Cuzzucoli, bimba morta a soli cinque anni e mezzo a causa di una grave patologia cardiaca congenita. La famiglia della “piccola guerriera” ha raccontato la sua storia a Fanpage.it: “È stata solo una parte di lei a lasciarci, la sentiamo sempre qui vicino a noi a supportarci in questo periodo estremamente difficile”.
A cura di Francesco Loiacono
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La piccola Rebecca Cuzzucoli
La piccola Rebecca Cuzzucoli

Se siete amanti della pizza potreste già esservi imbattuti in una pizza particolare, chiamata "Rebecca": è fatta con mozzarella fiordilatte, pomodorino datterino giallo, prosciutto crudo, bocconcini di mozzarella di bufala, pesto di rucola e mandorle. Quello che forse non sapete è da chi ha preso il nome: da una "piccola guerriera", Rebecca Cuzzucoli, morta ad appena cinque anni e mezzo il 28 maggio di quest'anno a causa di una grave patologia cardiaca congenita, chiamata "sindrome del cuore sinistro ipoplasico". La piccola Rebecca continua a vivere nei ricordi dei suoi famigliari e di coloro che l'hanno conosciuta: ma il suo nome sta anche girando in sempre più pizzerie di tutta Italia e non solo grazie all'iniziativa ideata da uno zio pizzaiolo della bambina, Francesco Gatto, che ha appunto ideato una pizza speciale per la sua adorata nipotina e ha poi chiesto ai suoi colleghi pizzaioli di inserirla nei loro menù.

La pizza per ricordare Rebecca conquista le pizzerie di tutta Europa

La pizza Rebecca
La pizza Rebecca

E così la "pizza Rebecca" si trova nella pizzeria Amabile a Milano, all'Oasi del gusto e al ristorante pizzeria "da Ciccino" di Reggio Calabria, alla pizzeria Modì di Sala Consilina in Campania, alla Braceria di Novara e al "salotto della pizza" di Torino, ma perfino nella pizzeria "la Cava" che si trova a Namur, in Belgio, solo per citarne alcune. E dal 2 al 4 luglio apparirà anche nel menù del Pizza Festival di Bareggio, nel Milanese. L'elenco completo delle pizzerie che hanno aderito a questa singolare iniziativa, in costante aumento, è disponibile sul gruppo Facebook "Pizza Rebecca, una pizza per Rebby", che conta ad oggi oltre duemila membri. È qui che pizzaioli e clienti di tutta Europa condividono le foto della "Pizza Rebecca", un modo per ricordare una bambina che in appena cinque anni e mezzo di vita si è fatta amare da tutti coloro che ha incontrato.

Chi era Rebecca, la piccola guerriera con una rara patologia cardiaca

Ma perché la pizza? Perché era la pietanza che Rebecca amava concedersi come "sgarro" alla dieta restrittiva che la sua malattia le imponeva. I famigliari hanno condiviso con Fanpage.it una foto della bimba intenta proprio a mangiare una pizza che sembra quasi più grande di lei. Rebecca è nata a Bergamo l'11 ottobre del 2015 e viveva a Milano. "Era una bimba bellissima, giudiziosa, solare – scrivono i suoi famigliari – La amavano tutti. Fin da subito è stata sottoposta a numerosi interventi cardiochirurgici e contro ogni aspettativa ha superato passo dopo passo ogni sfida a lei sottoposta. Era difficile capacitarsi di come una bimba con questa grave patologia riuscisse ad apparire agli occhi di tutti sana e spensierata". Rebecca frequentava l'asilo, d’estate si godeva il mare di Reggio Calabria, città d'origine della famiglia, e i suoi cuginetti: stava perfino imparando ad andare in bicicletta. "Insomma, una bambina come tante altre. Chiunque vedesse Rebecca mai avrebbe pensato ad una bimba malata, con un pacemaker, con cicatrici addosso, sottoposta giornalmente a trattamenti farmacologici in attesa di un trapianto di cuore. Il suo modo di vivere la vita ci faceva sperare in un miracolo, in un altro a dire la verità, perché già solo il fatto che lei esistesse era un miracolo".

La famiglia della bimba: La sentiamo sempre qui vicino a noi

Purtroppo però il miracolo non c'è stato: lo scorso dicembre Rebecca è stata improvvisamente colpita da due ictus cerebrali, che hanno compromesso la sua situazione già molto precaria. Per oltre sei mesi la bimba è rimasta ricoverata all’ospedale Regina Margherita di Torino, alternandosi tra reparti, terapie intensive e interventi vari. Il 18 maggio è stata sottoposta al primo dei numerosi step necessari per riuscire a impiantarle un cuore artificiale, che avrebbe potuto salvarla. Purtroppo però, dopo aver lottato per tutta la sua vita senza mai perdere il sorriso, il 28 maggio Rebecca è morta. La sua famiglia è però sicura: "È stata solo una parte di lei a lasciarci, la sentiamo sempre qui vicino a noi a supportarci in questo periodo estremamente difficile".

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