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La “mistress” scaricata da Calenda ci riprova: Doha Zaghi è candidata sindaco in un paese del comasco

Il Tar ha dato ragione alla star del sadomaso: Doha Zaghi si può candidare sindaco nel Comune di San Bartolomeo Val Cavargna, un paese sulle montagne comasche, con la lista ‘Partito Gay Lgbt+ Solidale Ambientalista Liberale’.
A cura di Giorgia Venturini
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Doha Zaghi sarà candidata sindaco nel Comune di San Bartolomeo Val Cavargna, un paese sulle montagne comasche. Lo ha deciso una sentenza del Tar di Milano che ha accolto il ricorso della star del sadomaso prima esclusa dalla lista di Azione a Como e poi anche da quella di ‘Partito Gay Lgbt+ Solidale Ambientalista Liberale' anche del piccolo comune. Così si era rivolta al Tribunale amministrativo regionale che le ha dato ragione. La commissione di Menaggio aveva escluso "Lady Domenique" perché la lista da lei presentata mancava un numero minimo di sottoscrittori previsti per i Comuni tra i mille e i 3mila abitanti. San Bartolomeo Val Cavargna conta però 900 abitanti così questo criterio non poteva essere applicato. Zaghi ha annunciato la sua "vittoria" e quindi la sua candidatura via social: "Ora si rischia di dovermi chiamare Signora Sindaca. Quando il gioco si fa duro, le Mistress cominciano a giocare!".

Zaghi esclusa dalla lista di Azione a Como

Una rivincita dopo che era stata rimossa a Como dalla lista di Azione, partito guidato da Carlo Calenda, e non ha potuto più correre per il consiglio comunale.  "Dichiarare che non ci sono le condizioni favorevoli e che non ho un profilo adatto, mi sembra assurdo": ha spiegato a Fanpage.it Doha Zaghi, l'ormai ex candidata al consiglio comunale di Como rimossa dalla lista di Azione, partito guidato da Carlo Calenda. La decisione è arrivata a seguito delle polemiche nate non solo perché Zaghi di professione è mistress dominatrice, ma anche per alcuni video dal contenuto blasfemo: "Ci si è soffermati solo ed esclusivamente su un minimo aspetto della mia professione". Zaghi ribadisce come le sembri assurdo che non vi siano condizioni favorevoli per la sua candidatura quando ci sono "persone oggi in Parlamento che non sanno parlare in italiano. Leggo i giornali, vado a leggere le leggi, studio. Mi sembra proprio riduttivo, ridurre la mia persona al video blasfemo".

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