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La mamma del bimbo bullizzato dalle maestre: “Ho denunciato anche la preside, mio figlio merita giustizia”

Il 28 febbraio ci sarà l’udienza che deciderà se archiviare le indagini sulle tre insegnanti che avrebbero bullizzato un bimbo di otto anni oppure no: “Volutamente tre donne adulte hanno deciso di colpire insieme un bambino. Si è trattato di insulti quotidiani e ripetuti”, ha raccontato la mamma a Fanpage.it.
A cura di Ilaria Quattrone
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

"Il 28 febbraio quando il giudice deciderà se archiviare o meno, vorrei che avesse presente che si è trattato di un atto voluto: volutamente tre donne adulte hanno deciso di colpire insieme un bambino. Si è trattato di insulti quotidiani e ripetuti. Questi sono stati portati avanti da settembre e fino a quando non le ho scoperte. Probabilmente sarebbero andate avanti. Eppure sono tre maestre, tre mamme".

A dirlo a Fanpage.it è la mamma e insegnante di una scuola elementare di Pavia che, a febbraio scorso, aveva denunciato tre colleghe con l'accusa di aver bullizzato il figlio di 8 anni. Negli scorsi mesi, la Procura – che ha aperto un'indagine sul caso – ha richiesto l'archiviazione e il 28 febbraio sarà il giudice a decidere se accettarla o rigettarla.

Gli insulti

L'episodio risale al 16 febbraio scorso: "Una mia collega mi ha chiesto aiuto perché non le funzionavano le casse del computer. Quando ho fatto l'accesso a Google, ho trovato una chat di Whatsapp Web aperta. Non sapevo di chi fosse. Ho visto solo il cognome di mio figlio".

E in quel momento ha letto alcuni insulti e commenti inopportuni: “Bambino di m*** ”,  “Se fosse stato mio figlio quattro calci nel culo” e “Ora il p**a lavora”, sono alcuni degli insulti letti dalla madre del bimbo.

"Una volta terminate le lezioni, ho chiamato mio marito. Abbiamo deciso di confrontarci con un sindacalista e dopodiché siamo andati dai carabinieri e, tramite un avvocato, abbiamo presentato un esposto e denunciato le tre insegnanti".

"Quando la preside ha ricevuto l’esposto, non ha convocato né noi genitori e né ha sospeso le insegnanti. Per sette giorni ha lasciato tutto come era: non ha tutelato il bambino, non ha tutelato nessuno. Ha presentato un esposto ai carabinieri solo dopo sette giorni e dopo la pubblicazione di un articolo".

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La sospensione

Al rientro dalle vacanze di Pasqua le tre insegnanti sono state sospese. E intanto partono anche le indagini della Procura di Pavia e dell'Ufficio scolastico territoriale. A giugno 2022 le tre docenti sono state convocate dal Provveditorato per approfondire la vicenda: "Guarda caso, proprio nel giorno in cui sono state convocate, vengono rubati tre computer dalle classi vicine alle mie e dove c'erano le chat. La Preside ha presentato denuncia, ma ancora oggi non si sa dove siano finiti quei tre pc".

Due mesi dopo, precisamente ad agosto, due delle tre insegnanti decidono di denunciare la madre del piccolo per violazione della privacy: "La Procura di Milano ha però subito archiviato". Nello stesso mese, la Procura di Pavia ha deciso di presentare archiviazione nei confronti delle tre maestre. La mamma del bambino, tramite il suo avvocato, si è opposta alla richiesta.

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Il trasferimento

Inoltre a una delle tre maestre non è stato dato nemmeno un giorno di sospensione dal Provveditorato. Nel frattempo la donna, che è anche insegnante della scuola dove sono avvenuti i fatti, ha deciso di denunciare la preside: "Il primo settembre, durante il primo collegio docenti, la dirigente ha comunicato di aver trasferito due insegnanti. La terza non è stata riconfermata. Tutte e due vengono trasferite in due plessi diversi e sempre nel comune di Pavia. Anche io però sono stata trasferita"

"Non sono più con i miei bambini, non sono più nella scuola e in più mi ha trasferita in un altro comune fuori Pavia. Questo non è accettabile. Perché sono stata punita anche io?". E per questo motivo, ha deciso di fare causa alla dirigente: "Io voglio il reintegro nella ma classe. Inoltre lei non ha fatto nulla nei confronti di mio figlio, non ha fatto nulla per evitare che ci fossero comportamenti aggressivi. La responsabilità è anche la sua".

"Le tre insegnanti, prima di scoprire le chat, mi dicevano che mio figlio era bravissimo e dolcissimo. Addirittura, una settimana prima, una delle tre è venuta da me dicendomi che avevano fatto un lavoro sul bullismo e che mio figlio era molto sensibile. Adesso mi viene la pelle d'oca a ripensarci. Mi fa capire che non se ne sono mai rese conte, ma è giusto che vengano punite".

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L'udienza del 28 febbraio

Questa vicenda ha causato non pochi problemi all'intera famiglia: "Sono seguita da una psicoterapeuta e anche mio figlio lo è. Adesso lui è più sereno, più tranquillo. In ogni caso questa cosa lo ha profondamente colpito. Io sto seguendo un iter per il riconoscimento di una situazione di mobbing nei miei confronti".

È difficile poter dimenticare quanto accaduto considerato che sarebbero state inviate anche foto di famiglia: "Sono contenta che sia stata fissata un'udienza e spero che ci sia la possibilità di rimettere le carte in tavola e dare giustizia a mio figlio e a tutti i bimbi vittime di bullismo. Magari ci sono altre insegnanti che fanno cose simili e nessuno fa nulla. Bisogna denunciare".

"Io ho denunciato e sono stata spostata, ma combatto per mio figlio". Per la donna quanto accaduto non può essere definito uno sfogo di adulti: "È stato fatto a posta per colpire me e hanno insultato il bambino. Io non capisco come il pm potesse pensare di archiviare".

"Queste persone non cambiano perché una delle insegnanti avrebbe ancora atteggiamenti negativi. Noi non abbiamo una sorveglianza sanitaria. Non abbiamo nessuno che ci dice che siamo idonee a insegnare, però poi possiamo creare danni".

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