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La Lega si scusa per le parole del consigliere Piscina sui transessuali: “Linguaggio inaccettabile”

“Chiediamo scusa per il consigliere Piscina se qualcuno dovesse essersi offeso dalle sue parole”, ha scritto in una nota il gruppo Lega al Comune di Milano dopo le frasi del consigliere finite nella bufera. “La frase è stata travista”
A cura di Francesca Del Boca
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Samuele Piscina (Lega)
Samuele Piscina (Lega)

Le scuse, tanto invocate dai banchi dell'opposizione, sono arrivate. "Chiediamo scusa per il consigliere Piscina se qualcuno dovesse essersi offeso dalle sue parole, per una frase travisata", hanno scritto in una nota congiunta Alessandro Verri e Deborah Giovanati, rispettivamente capogruppo e vice capogruppo del gruppo Lega al Comune di Milano, dopo le frasi del consigliere e segretario provinciale del partito Samuele Piscina.

La frase incriminata, quella pronunciata dal giovane consigliere in quota Lega durante l'ultimo Consiglio comunale a Milano. "In via Padova nessuna integrazione, un tempo c'erano transessuali che sputavano sangue infetto sulla polizia". Seguita da polemiche politiche e conseguenti richieste di scuse da parte della maggioranza dem, con il consigliere Pd Michele Albiani sulle barricate ("Dimissioni", aveva chiesto addirittura il capogruppo in Regione Pierfrancesco Majorino).

"È chiaro che è inaccettabile un certo tipo di linguaggio per di più in una Istituzione e ci assumiamo tutta la responsabilità per un componente del nostro gruppo politico", sempre la nota diffusa dal Carroccio. "Per questo motivo pretendiamo lo stesso rispetto da parte del consigliere Albiani che non si può permettere di offendere la Lega di Milano dicendo che è arretrata dal punto di vista umano e culturale, offendendo deliberatamente i componenti del gruppo sia del Comune che dei Municipi, persone di alto valore professionale dal punto di vista personale e che lavorano costantemente per il bene di Milano con dedizione, competenza, passione e lontane da atteggiamenti discriminatori".

"Ho semplicemente replicato all'intervento di un consigliere che sosteneva che in via Padova non ci fossero mai stati grossi problemi. E così mi sono limitato a riportare alla memoria un episodio a cui ho assistito in prima persona tempo fa, di fianco a una scuola", ha precisato il consigliere Piscina, travolto da messaggi d'odio. "Non ho niente contro i transessuali. ho solo ricordato quello che aveva detto questa persona, peraltro più volte segnalata alle forze dell'ordine e arrestata. Si era tagliata con una bottiglia, urlava di avere il sangue infetto e sputava in direzione degli agenti che erano intervenuti per sedarla".

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