La giunta approva la convenzione per la vendita di San Siro: quali sono gli obblighi per Inter e Milan

Prosegue l’iter per la cessione dello stadio di San Siro e delle aree limitrofe ai due club milanesi, Inter e Milan, promossa dal Comune di Milano. Oggi, venerdì 24 ottobre, la giunta ha infatti approvato la convenzione quadro per il perfezionamento della compravendita del Meazza che recepisce la delibera così come modificata dal Consiglio comunale lo scorso 29 settembre, con cui sono stati stabiliti gli elementi contrattuali essenziali e gli obblighi per le squadre.
In generale, il Comune ha ricordato che le opere da realizzare sono "il nuovo stadio", con una capienza tra i 70mila e i 71.500 spettatori, "lo spostamento e la riqualificazione del tunnel Patroclo", la parziale demolizione, messa in sicurezza e "rifunzionalizzazione del Meazza" e la realizzazione di verde pubblico per una superficie pari al 50 per cento dell'area. Il soggetto acquirente sarà un veicolo societario controllato dai club e il prezzo di vendita è fissato a 197 milioni. Infine, tutti i lavori dovranno essere eseguiti da imprese iscritte nelle cosiddette "white list" della Prefettura.
Gli obblighi per Inter e Milan
In questo quadro, le squadre dovranno garantire misure per l'accessibilità, l'inclusione e contro ogni tipo di discriminazione. C'è poi la clausola "earn out" sulle plusvalenze, quella sulla risoluzione del contratto qualora non sussistano i presupposti di legge per l'avvio dei lavori, il diritto di prelazione del Comune in caso di trasferimento a terzi di tutte o parte delle aree a un prezzo pari o inferiore a quello di acquisto.
Su questi presupposti, Inter e Milan dovranno presentare il progetto di fattibilità tecnico economica entro 9 mesi dalla sottoscrizione della compravendita, cedere gratuitamente al Comune 80mila metri quadrati di area a parco, di cui almeno 50mila a verde pubblico profondo. In più, le squadre dovranno considerare indenne il Comune da ogni pretesa in relazione a costi o oneri relativi alla bonifica delle aree in eccesso rispetto agli importi delle voci di costo di cui è ammessa la deduzione dal prezzo, e all'importo di 5 milioni di euro quale limite massimo eventuale per l'area del Parco dei Capitani, qualora emergano situazioni ambientali che richiedano un intervento. Infine, i club concorderanno col Comune una convenzione per mitigare l'impatto delle manifestazioni sportive e degli eventi.